“In molti si illudono di poter imporre in Bosnia ed Erzegovina una soluzione dall'esterno, tracciando linee di confine immaginarie e arbitrarie. Il banco rischia ora di saltare, riaprendo vecchie e dolorose ferite”, così Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente dell’Europarlamento, in un intervento durante la Plenaria, in corso a Strasburgo.

“A soffiare sul vento del nazionalismo non è soltanto Dodik, il leader della Republika Srpska, con la sua volontà secessionista, ma anche tanti attori esterni tra cui persino alcuni Stati membri della nostra Unione, sempre più lontani dai valori su cui essa si fonda. E’ tempo che l'Unione agisca in maniera risoluta, chiara e univoca, dispiegando tutti gli strumenti politici e diplomatici di cui dispone, anche le sanzioni verso Dodik e chi lo fiancheggia, per garantire che qualsiasi accordo futuro tenga in considerazione la volontà dei popoli bosniaci e non i tornaconti geopolitici altrui. Gli accordi di Dayton devono essere rivisti e superati, ma non rialimentando i pericolosi spettri degli etnonazionalismi. Se continueremo ad apparire distanti e disinteressati, condanneremo la Bosnia ad essere non solo una periferia sconfitta ma, peggio ancora, forse di nuovo anche la polveriera d’Europa”, conclude Castaldo.

Sezione: Politica estera / Data: Mer 24 novembre 2021 alle 14:40
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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