“Siamo onesti. Lo scorso 11 marzo l’Oms ha dichiarato lo stato di pandemia, ma dopo 7 mesi di risultati tangibili ne abbiamo ancora troppo pochi rispetto alle aspettative generate da troppi annunci. Consiglio europeo di aprile: stanziati 540 miliardi. Va bene Sure per la cassa integrazione, ma i 240 miliardi del Mes non sono stati ancora richiesti da nessun Governo, forse perché le condizioni non erano poi così vantaggiose. Faticosamente si è poi giunti a un accordo sul Recovery Fund, i cui tempi lunghi sono stati imputati in maniera grottesca e poco credibile a chi nel Consiglio Europeo o nell’Eurogruppo neppure partecipava. Il quotidiano El Pais ci ha rivelato che il governo di Madrid non intende avvalersi della componente prestiti del Recovery Fund: qualcuno si è sorpreso, ma da questa parte dell’emiciclo abbiamo cercato più volte di spiegare che gli strumenti di cui si discute da mesi qualche problema lo presentano. L’Ue è molto estesa, quando le priorità vengono imposte dall’alto, da Bruxelles verso i territori, queste sono le conseguenze”.

Così Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.

Sezione: Politica estera / Data: Mer 21 ottobre 2020 alle 20:00
Autore: Ivan Filannino
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