"Il perseguimento da parte dell'Australia dei suoi interessi nazionali sulla scena mondiale è stato male interpretato come un allineamento agli Stati Uniti
contro la Cina. Il governo di Canberra invece non intende compiere una scelta binaria fra le due superpotenze".
Lo ha affermato il primo ministro australiano Scott Morrison in un intervento al think tank britannico Policy Exchange, in un rinnovato tentativo di 'scongelare' il rapporto gelido degli
ultimi mesi fra Canberra e Pechino. 

"La sfida geopolitica più significativa sarà affrontare le complessità delle tensioni fra le due maggiori potenze economiche e militari del mondo", ha detto Morrison, secondo cui "è sbagliato descrivere la competizione strategica tra Washington e Pechino come una nuova guerra fredda, perché il mondo non è più diviso in due blocchi con i propri ambiti politici ed economici".

Nell'intervento al suo secondo vertice (virtuale) del G20, Morrison ha detto che l'Australia desidera soltanto una "relazione aperta, trasparente e di mutuo beneficio con la Cina", suo maggiore partner commerciale. 

Sezione: Politica estera / Data: Mar 24 novembre 2020 alle 11:45
Autore: Camilla Galvan
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