Diamo il nostro benvenuto al dottor Mauro Berta, esperto di questa branca. Ma vogliamo ricordare, tra i numerosi incarichi e consulenze la carica di membro del comitato scientifico per la dermatologia di Ambimed Group Milano network in Travel and Tropical Medicine Italia e del Centro di Ricerca Scientifica Biochimica, Nutrizione e per la medicina tropicale D. Carrion, Facoltà di Medicina, Univ. Nacional Mayor de S. Marcos – Lima, importante a livello internazionale.


D: La medicina del viaggiatore: cosa comprende questa branca medica e, come è nata?
R:
Fino ad oggi era considerata per certe patologie come medicina tropicale, ma oggi vanno viste su un aspetto più a largo raggio, come medicina del viaggiatore. Insieme alla dottoressa Alessandra Scarabello, anche lei dermatologa tropicalista, abbiamo fatto un testo riguardante la clinica tropicale che si chiama “Travel medicine”, medicina del viaggiatore, perché ci sono delle patologie, che non rimangono circoscritte nella popolazione locale, tra Asia, Americhe o Africa ma possono colpire il viaggiatore, tra l’italiano, l’europeo, per viaggi di piacere, di turismo come quello culturale o di lavoro. Si è visto quindi necessario da parte dei medici di dare informazioni per limitare i rischi sanitari, i contagi e consapevoli che è sempre più importante viaggiare sicuri, in particolare nei paesi tropicali o sub-tropicali.

D: Quali sono le visite da fare prima della partenza e a cosa servono?
R: A stabilire, in base alla meta turistica o di lavoro, se il viaggiatore è in condizioni fisiche per affrontare cambiamenti di clima, un’alimentazione o uno stress particolare. Quindi, diciamo che è molto importante, soprattutto per le persone più anziane, per il discorso che riguarda la valutazione di patologie preesistenti. Un aspetto che vale non solo per coloro che sono più avanti con l’età, ma anche per il bambino, per l’adulto; un esempio il diabete o l’ipertensione, patologie intestinali o qualsiasi altro problema deve essere valutato in base alla meta. In questa visita pre-viaggio verranno fatte anche le vaccinazioni obbligatorie, perché per entrare in molti paesi sono necessarie. Il medico dei viaggi fornirà indicazioni specifiche anche su quelle vaccinazioni consigliate a scopo di profilassi. Si effettua con delle specifiche sull’alimentazione locale, il tipo di clima, l’abbigliamento più consono, come l’utilizzo dei soli colori chiari, che contribuiscono a non attrarre le punture di zanzara, come altri insetti portatori di varie malattie come la malaria ad esempio. Ma non finisce qui perchè spesso ci rendiamo conto al ritorno, dell’insorgenza della malaria stessa o di altre patologie, prese da vettori. Anche nel ritorno a casa un controllo specialistico, obbligato nel caso si rilevasse qualche lesione o eruzione sulla pelle, problematica di tipo intestinale o quant’altro. Anche per coloro che non hanno avuto nulla per valutare le condizioni di salute al ritorno. E’ importante addestrare anche la medicina di base, del territorio, molti specialisti stanno parlando di fare anche dei corsi, ad esempio su patologie più esotiche, Le precauzioni riguardano anche mete in aree europee, come l’Europa dell’Est, dove c’è una certa rilevanza e recrudescenza di malattie come la tubercolosi; bisogna chiaramente sapere un po’ come comportarsi.

D: Pensiamo anche al mezzo di trasporto e i problemi che possono sorgere; come si
possono risolvere?

R: In caso di viaggi, con lunghi spostamenti, con cambio di fuso orario, di temperatura o di alimentazione, il viaggio è preceduto da un certo stato di ansia e stress, specie in un periodo come l’attuale dove c’è il discorso della pandemia, che crea delle problematiche e quindi conoscere anche la situazione covid nel paese dove si va, è molto importante. Negli spostamenti per via aerea è importante contrastare l’ansia, per affrontare un viaggio di molte ore. Non solo ansia ma si può presentare anche un’alterazione intestinale della flora batterica, poiché non avviene solo andando ai tropici. Può insorgere qualche dolore addominale, possibile flautolenza o addirittura forme diarroiche. Quindi è necessario iniziare da casa, assumendo dei fermenti lattici probiotici vivi e vitali, come il lactobacillum bifido bacterium, che sono proprio per la disbiosi, quell’alterazione dell’equilibrio della flora, derivante non solo dall’uso di antibiotici, o da una cattiva alimentazione ma può derivare anche dallo stato di stress, di ansia per il viaggio.

a cura di Alessandra Broglia

Sezione: Medicina del Viaggiatore / Data: Sab 20 novembre 2021 alle 00:13 / Fonte: Politicanews
Autore: Redazione Nazionale
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