A cura di Alessandra Broglia

La malaria 4° ed ultima parte

Concludiamo l’argomento su questa patologia, insieme al nostro esperto, il dottor Paolo Meo, specialista in medicina tropicale e malattie infettive, nonché direttore della clinica del viaggiatore Cesmet. La malaria è ancora presente in oltre 100 paesi del mondo. Ci siamo focalizzati su come prevenire l’infezione, evitando le punture delle zanzare infette, e come utilizzare alcuni farmaci in prevenzione. Abbiamo anche cercato di capire, tramite l’insorgere di sintomi tipici ed acuti, o sfumati e poco chiari, come il parassita può manifestarsi e indurre una malattia anche grave. Per la parte geografica, questa settimana spostiamo l’attenzione verso le oltre 15.000 isole dell’arcipelago Indonesiano. Una scheda ad hoc è consultabile al seguente indirizzo:

https://www.clinicadelviaggiatore.com/indonesia-giava-sumatra-bali-kalimantan-scheda-paese/

Come come si può diagnosticare questa malattia per poter intervenire in tempi rapidi? 
Attualmente la pratica diagnostica si basa su due approcci: (1) la diagnosi clinica, effettuata dal medico che identifica i sintomi della malattia, (2) la diagnostica di laboratorio volta a ad isolare e riconoscere nel sangue il parassita, ricercandolo con un microscopio all’interno dei globuli rossi. Ricercando gli antigeni di questi ultimi si effettuano test rapidi immunocromatografici; attraverso la ricerca del DNA parassitario con tecnica PCR.
Per la tecnica emoscopica, in microscopia, deve essere preparato su di un vetrino uno striscio di sangue prelevato dalla puntura di un dito. Lo striscio è fissato con metanolo prima della colorazione; la goccia spessa è colorata senza essere fissata. Questa tecnica è condizionata molto dall’esperienza e dalla capacità dell’operatore. Pur rimanendo sempre la più precisa. Le tecniche dello studio degli antigeni e del DNA lasciano alle macchine il compito di identificare il parassita. Una regola che dovrebbe essere seguita da tutti. Una diagnosi di laboratorio che non evidenzia la presenza di parassita nel campione di sangue, non negativizza la diagnosi clinica, che rimane la vera e definitiva indicazione che porta a prendere le decisioni terapeutiche. E’ importante non sottovalutare o non considerare sintomi anche lievi, qualora il laboratorio abbia fornito esiti negativi. 

Ma allora come trattare la malattia in caso di diagnosi di malaria?

Abbiamo avuto tanti farmaci da poter utilizzare per la cura, ma purtroppo i plasmodi sono diventati molto resistenti a quasi tutti i farmaci utili. La resistenza alla clorochina, l’antimalarico meno costoso e più diffuso, è ormai comune un po' ovunque, in tutti i continenti, come anche tutta l’Africa sudorientale. In queste stesse zone si è ormai affermata una forma di resistenza anche per un altro farmaco, alternativo alla clorochina ed altrettanto economico, la sulfadossina-pirimetamina, diventato inutilizzabile. Circa quaranta anni fa, la Meflochina e circa venti anni fa, l’Atoquanone hanno sostituito la terapia con clorochina, ma sono diventati a loro volta resistenti ed inutilizzabili. Il chinino (idrocloricum idrosolubile) mantiene un’elevata capacità terapeutica nelle forme gravi. Negli ultimi vent’anni un gruppo di antimalarici derivati dai composti dell’artemisinina (ATCs), sono gli unici composti utili in terapia. Purtroppo da alcuni anni, lentamente una certa resistenza sta crescendo anche nei confronti di questa classe di medicinali. La combinazione artemisina – piperachina continua ad essere la combinazione vincente nella lotta alla malattia.

Per quanto concerne i vaccini?

Sul fronte vaccini, dopo più di trenta anni di ricerca, finalmente è stato approvato e recentemente entrato in commercio un vaccino efficace e sicuro, anche per i bambini fino ai 5 anni di età. Le nuove tecniche di produzione ci hanno permesso di giungere a questo traguardo, ma non per gli adulti, che ancora devono prevenire la malattia con i metodi tradizionali.
Il dr. Paolo Meo è a disposizione per informazioni e consulenze riguardanti la malaria,  altre questioni legate ai viaggi all’estero, scrivendo a seg.cesmet@gmail.com.

Sezione: Medicina del Viaggiatore / Data: Sab 29 aprile 2023 alle 22:00 / Fonte: A cura di Alessandra Broglia
Autore: Redazione PN
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