A cura di Alessandra Broglia

La malaria 2° parte

Dalle festività pasquali appena trascorse riprendiamo la nostra rubrica, continuando a parlare di malaria, insieme al nostro esperto, il dottor Paolo Meo, specialista in medicina tropicale e malattie infettive, nonché direttore della clinica del viaggiatore Cesmet. Il dottor Meo ci permette anche di conoscere in modo approfondito un paese del mondo, illustrandoci la situazione dei comportamenti, delle malattie e della loro prevenzione, con uno sguardo orientato anche sull’ambiente, la cultura e le tradizioni. Questa settimana parliamo di Kenya, stato dell’Africa orientale, attraversato dall’Equatore, con costa affacciata sull’Oceano Indiano, e pensando alla malaria è tra i paesi cui bisogna prestare molta attenzione. È possibile vedere questa scheda cliccando al seguente indirizzo: https://www.clinicadelviaggiatore.com/kenya-scheda-paese/

Abbiamo già introdotto l’argomento della prevenzione che vale la pena ribadire essendo questo un argomento di grande interesse e molto richiesto.

La protezione dalla puntura degli insetti è la prima precauzione da prendere per prevenire la malaria. Alcuni comportamenti sono utili come indossare indumenti che coprano polsi e caviglie alla sera e al mattino; adottare l'utilizzo di zanzariere sul letto, ancor meglio se impregnate di insetticida. Un ausilio può essere l'uso di repellenti chimici o naturali, come ad esempio il DEET (abbreviazione di N N-diethyl-methyl-toluamide), l’olio di Neem o le spirali zanzarifughe al piretro.

La profilassi farmacologica è un altro strumento per evitare il rischio di contrarre la malaria; il parassita, inoculato dall'insetto vettore, viene ucciso dal farmaco prima di poter esercitare i suoi effetti. La scelta del farmaco è strettamente individuale e può variare secondo vari fattori: a seconda della persona, del paese, della durata del viaggio, del periodo e stagione dell'anno. Protezione meccanica: la prima difesa consiste nell'evitare le punture delle zanzare. La zanzara femmina di Anopheles usa stimoli termici ed olfattori, ma anche visivi, per localizzare l'ospite da pungere. Viene attratta da concentrazioni di anidride carbonica. I colori scuri la attirano; usa pungere al tramonto e durante le prime ore della notte. Alcuni profumi o fragranze naturali possono attirare la zanzara ed indurla alla puntura. In ambienti interni, è importante aggiungere che l'impiego di aria condizionata diminuisce notevolmente il rischio di punture di insetti.

In ambiente esterno: utilizzare abiti chiari che coprano in modo ottimale, camicie con maniche lunghe e pantaloni lunghi, in particolare dal tramonto alla sera; consigliabile impregnare i repellenti o insetticidi sui vestiti. I repellenti sono sostanze chimiche che sono in grado di allontanare l'insetto: la maggior parte di essi contiene DEET (N N-diethyl-methyl-toluamide). L’efficacia ha una durata di circa 3-4 ore e pertanto vanno applicati periodicamente (circa ogni 3 ore). Un’ulteriore attenzione nel loro utilizzo è importante in quanto, i repellenti non devono essere inalati o ingeriti e sono pericolosi su pelli irritate o sugli occhi. Vanno utilizzati con prudenza nei bambini e mai applicati sulle loro mani perché possono diventare facili strumenti di contaminazione degli occhi e della bocca.

Per quanto riguarda i repellenti naturali, l’olio di Neem, è molto efficace e soprattutto sicuro nei bambini e nelle donne in gravidanza. Va applicato su tutta la parte del corpo scoperta: è provato che le zanzare possano pungere a meno di un centimetro da una zona coperta.

La profilassi farmacologica è l’azione più sicura da realizzare per proteggersi dall’insorgenza della malattia. I farmaci sono diversi e la scelta è dettata dalla loro efficacia, che cambia rispetto alla resistenza del Plasmodio nei confronti del farmaco, dagli effetti collaterali e dalla valutazione dello stato di salute di ciascuno. Entriamo nello specifico:

Doxiciclina

Un ottimo farmaco antibiotico di scelta nei diversi tipi di soggiorno. La “doxiciclina 100 mg” è un farmaco per la prevenzione della malaria ma anche per la prevenzione e la cura delle infezioni batteriche intestinali (diarrea del viaggiatore) e infezioni cutanee; ottimo nella cura delle infezioni causate da punture di zecca, come nel tifo esantematico. È molto versatile e può essere assunto per soggiorni brevissimi o brevi, ma anche nel lungo periodo, cioè per molti mesi. Un farmaco normalmente assunto per molti mesi anche per la cura dell’acne. Di basso costo, si è rivelato sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, la sensibilizzazione ai raggi solari è praticamente assente. In ogni caso consigliamo l’uso di creme solari. Non è utilizzabile al di sotto dei 10 anni, in gravidanza o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dall’ingresso in area a rischio, e per una settimana dall’uscita dall’area di rischio.

Atovaquone-Proguanile

Questo farmaco sul mercato da quasi 30 anni possiede ancora una discreta copertura antimalarica, per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni aumenti di forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l'utilizzo pediatrico, può essere utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2-3 giorni prima di partire ad 1 settimana dopo il rientro.

Meflochina,

Un farmaco utilizzato da oltre 40 anni, di scarsa efficacia in profilassi e ancora meno in terapia, pertanto non più consigliato come un tempo, ma lo nominiamo per illustrare un quadro più ampio. La sua efficacia e sicurezza era stata dimostrata anche nelle donne in gravidanza e utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici e in coloro che soffrono di insonnia. Sono stati riferiti sintomi di irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in coloro che praticano immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. La modalità di assunzione prevede una dose settimanale, somministrandola una settimana prima di partire, fino a 3-4 settimane dal rientro.

[continua]

Sezione: Medicina del Viaggiatore / Data: Sab 15 aprile 2023 alle 15:49 / Fonte: A cura di Alessandra Broglia
Autore: Redazione PN
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