A cura di Alessandra Broglia

La malaria 1° parte

La prevenzione

Dopo gli anni della pandemia in cui siamo stati costretti a sospendere i viaggi, gli spostamenti verso le mete esotiche, nonché in paesi tropicali, questi spostamenti sono ripresi e tornati ad essere molto gettonati. Chiediamo al nostro esperto, il dottor Paolo Meo, specialista in medicina tropicale e malattie infettive, nonché direttore della clinica del viaggiatore Cesmet, come bisogna comportarsi per evitare il rischio di ammalarsi, in modo particolare di una malattia cui si parla tanto ma si conosce poco, ossia della malaria.

"Ringrazio della domanda che mi permette di parlare di uno degli argomenti più discussi ma spesso affrontato superficialmente. La prima regola per viaggiare in sicurezza in altri continenti è quella di informarsi correttamente ed effettuare una valutazione del rischio delle malattie presenti nelle zone meta dei viaggi. La malaria, di cui si parla, continua ad essere una di quelle malattie da tenere in considerazione per la sua pericolosità. Dopo gli anni del Covid-19 è tornata a crescere in molti paesi in modo importante. Questa malattia colpisce ogni anno ancora milioni di persone in molti paesi dell'area tropicale, causando ancora migliaia di morti. In molti di essi gran parte della popolazione risulta essere portatrice sana del parassita malarico che si trova nel sangue delle persone. La zanzara Anopheles, cibandosi di questo sangue, si infetta con il Plasmodio e facilmente lo trasmette ad altre persone; così il contagio della malaria continua senza sosta. Il rischio di infestarsi (essendo parassiti) ed ammalare è molto variabile e dipende dai luoghi, dalle caratteristiche ambientali e stagionali, dalla presenza delle zanzare specifiche e del serbatoio umano. Spesso la malattia è presente nel paese con incidenza “a macchia di leopardo”, ossia in aree localizzate e contenute, dove le zanzare vivono e si riproducono".

 Tre sono i “pilastri” fondamentali della protezione e della prevenzione per la malaria:

1.         L’utilizzo di vestiti idonei ed anche di zanzariere sul letto (vedi foto) che aiutino ad evitare le punture delle zanzare. Spesso questa regola è poco attuabile per motivi climatici e comportamentali.

2.        L’utilizzo di repellenti efficaci e naturali, sia per il corpo, per i vestiti che per l’ambiente circostante. Questi prodotti garantiscono una protezione nei riguardi della zanzara infettata con il parassita; ne parleremo prossimamente nello specifico.

3.        L’utilizzo, quando necessario, di farmaci preventivi utili, efficaci, e privi di effetti secondari. La scelta del farmaco non è casuale o libresca, ma dettata da una valutazione personale del viaggiatore. Prossimamente ne parleremo nello specifico. 

Quindi per garantirsi un viaggio sicuro, tranquillo ed in salute occorre seguire quanto sopra indicato.

Possiamo affermare che di base il nostro organismo ha la capacità di superare, con i suoi sistemi difensivi, gli attacchi di qualsiasi tipo di microrganismo, compreso il contatto con il parassita malarico. Ma non sempre il sistema è così efficace. È necessario supportare le difese con un comportamento attento.

Fattori climatici e meteorologici condizionano la presenza di insetti e rischio contagio. Segui i consigli di esperti che conoscono i reali rischi e ti possono consigliare su cosa fare" (continua).

Sezione: Medicina del Viaggiatore / Data: Sab 08 aprile 2023 alle 20:00 / Fonte: A cura di Alessandra Broglia
Autore: Redazione PN
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