di Susanna Marcellini

La politica, direttamente o indirettamente, ha sempre preso parte al Festival di Sanremo.  Già nel 1980 un giovanissimo Roberto Benigni esordì con diverse battute portando per la prima volta la satira politica nel Festival. Il fatto scatenò persino interrogazioni parlamentari. Ma la satira politica sul palco dell’Ariston ha continuato ad esserci. Nel 1989 Beppe Grillo, una volta salito sul palco, comunica in diretta il suo compenso economico, riprendendo però anche le penali del contratto nel caso in cui avesse fatto battute sui socialisti, sui politici e sui dirigenti RAI. La Rai lo aveva già sospeso per una battuta (pesante) sui socialisti, Craxi e Martelli nello specifico. Lui era rientrato in scena proprio al Festival. Sarebbe stata la sua ultima volta all’Ariston e l’ultima volta in Rai. Soltanto tre anni dopo in Italia si parlerà di Tangentopoli. ( ndr). Il momento più politico sicuramente è rappresentato dalla presenza di Mikhail Gorbaciov al Festival del 1999, a dieci anni dalla caduta del muro di Berlino. Quel Festival fu condotto da Fabio Fazio. Queste furono le parole pronunciate dal leader russo, in presenza di sua moglie Raissa :<< Questa è veramente una festa della musica popolare. Noi siamo giunti da Mosca, dove c’è ancora vento e neve, per portarvi il nostro sentimento di amicizia. Credo che voi sappiate già tutte queste cose, che in Russia vengono molto apprezzati gli italiani, come amici fedeli e sicuri. In questo senso, vi porto un grande saluto dalla Russia >>.Evento che può essere paragonato alla super-discussa presenza del leader ucraino V. Zelensky sul palco dell’Ariston. Insomma potremmo continuare all’infinito, sul palco dell’Ariston si è sempre fatta politica direttamente o indirettamente e stupirci per la prestazione di un Rapper ci sembra banale, scontato e forse un po' mediatico.  Alla Codacons non sta simpatico Fedez, a Fedez probabilemnte non sta simpatica la Codacons, altro discorso invece è essere stati considerati RAZZISTI …. A dire il vero  ce lo aspettavamo, le parole che la Egonu avrebbe detto sul palco di Sanremo non erano un segreto per nessuno, nonostante questo credo meriti una chiosa.

 Sanremo manda sul palco Paola Egonu per dirci che siamo un Paese di razzisti; la ragazza si è lagnata in quanto alcuni ignoranti le hanno detto  : “ma tu come fai ad essere italiana nonostante sia nera?”

 Domanda scema.

 Paola si è offesa a tal punto di aver detto che si sarebbe ritirata dalla Nazionale  di cui è la regina indiscussa. Reazione esagerata a cui se ne sono aggiunte altre. Queste: il vostro è un paese razzista , non voglio figli perché desidero che non siano oggetto di schermo per via del colore della pelle. Istintivamente viene voglia di nutrire comprensione, ma ragionando non possiamo dargli ragione. Tanto per cominciare non possiamo accettare la frase “L’Italia è un paese di razzisti". La memoria anche quando labile non deve mai modificare i fatti , bisogna ricordare che da decenni in Italia approdano centinaia , se non migliaia di africani. In u paese in cui forse non tutto funziona bene c’è una cosa che ci accomuna “ la solidarietà” , soprattutto verso chi non ha lo stesso colore della nostra pelle.  Del nostro popolo si può dire tutto il male possibile tranne che sia razzista.  Invece si può dire che in Italia come in ogni altro stato vivono dei cretini che soprattutto sui social sfogano la loro imbecillità. In Italia poche donne sono lodate come Paola per la sua bravura , la sua bellezza, e per la sua capacità di essere una campionessa inarrivabile. Ci sentiamo  di dire a Paola che deve imparare a sopportare  i deficienti che pure da noi sono numerosi come probabilmente abbonderanno anche in Nigeria.  Forse e dico forse,  la nostra “balordagine”   immaginiamo sia più sopportabile che vivere in Nigeria.

 Insomma nel festival dei cuor di leoni è meglio dare dei Razzisti al popolo italiano o  attaccare la repressione in corso in Iran senza tuttavia pronunciare la parola Islam. Perché se Sanremo è Sanremo , Maometto è Maometto  ed è meglio non toccarlo.

@susannamarce

Sezione: L'editoriale / Data: Ven 10 febbraio 2023 alle 12:20 / Fonte: politicanews
Autore: Susanna Marcellini
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