Due sono le notizie inquietanti di questa settimana, che poi a dire due forse siamo anche molto ottimisti. 

Comunque due sono quelle che hanno attirato la nostra attenzione e che vi proponiamo per una riflessione quanto più possibile razionale e obiettiva, sempre con la speranza di esserne ancora capaci. 

il Prof. Meluzzi in una nota radio romana ci dice che il paradigma della salute ad ogni costo sta portando l'intera società verso estremi inesplorati, se infatti fino a qualche giorno fà il  Green Pass era argomento per tutte le tavole rotonde televisive e non solo, oggi secondo il prof, un'altro esperimento rimasto nascosto sta prendendo piede: il Microchip. In Svezia la possibilità di farsi impiantare un microchip sottocutaneo per avere tutti i dati a portata di mano è già realtà . Sarebbero già migliaia le persone che hanno scelto la via della tecnologia intracorporea.  Uno scenario che, sempre secondo Meluzzi, potrebbe arrivare in Italia. "Devono poter sapere esattamente se la persona che hanno davanti ha la febbre o la glicemia alta o bassa ha avuto un rapporto sessuale, è arrabbiato o no. Ci devono ridurre in qualche modo ad un dato, un numero insomma". 

Addirittura, secondo l'intervistatore le case farmaceutiche stanno cominciando ad ammettere  che nei vaccini ci sono o ci saranno  i microchip. 

Insomma secondo Meluzzi e il conduttore attraverso questo microchip controllerebbero l'intera società riducendoci   a formiche, api o insetti vari. Questo semplicemente per controllarci.

Uno scenario che fino ad oggi abbiamo visto solo nei film di zombie, morti viventi o giù di là.

Il che non significa che non potrebbe succedere ma crediamo che  alimentare una tale paura in chi ci ascolta, ci guarda o ci legge sia eccessivo.

 A tal proposito dovremmo ricordarci  che con l'avvento della tecnologia controllati lo siamo con o senza il microchip. Basta accendere tutte le mattine un cellulare, usare il navigatore, cercare qualcosa su google e io nostri dati non sono più solo nostri. Certo la differenza sarebbe molta in caso di un obbligo come quello del Green Pass, il cellulare scegliamo  coscientemente di comprarlo e di usarlo nessuno ci  obbliga, volendo potremmo  farne a meno.

Il Green Pass Obbligatorio invece qualche dubbio lo lascia, soprattutto dopo la notizia di questi giorni  che dal 15 ottobre  diventerà obbligatorio anche per  gli statali in smart working .  Una misura che ha provocato non poche proteste visto che saranno in tanti  ad essere sospesi dal servizio , senza stipendio. Una normativa contenuta nella bozza delle linee guida preparate dai ministri  Brunetta e Speranza che fà sorgere più di una domanda , su tutte in particolare,: essendo in smar tworking e quindi non a contatto con altre persone ci chiediamo come fanno tali lavoratori a contagiare? Una  scelta quella del Governo che se confermata in fase di approvazione delle linee guida  andrebbe a peggiorare uno scenario che già lascia tante perplessità. Secondo molti infatti il Green Pass  nato come misura per il contenimento di una pandemia, è diventato poi un obbligo surrettizio alla vaccinazione. Allora ci chiediamo se sia una disposizione atta ad introdurre nel nostro Paese un obbligo  vaccinale che invece deve essere previsto  per legge ai sensi dell'art. 32 della Costituzione. In realtà non ci dovremmo preoccupare dell'elusione del decreto ma dell'elusione del decreto 32 della Costituzione. Ricordiamo infatti che l'obbligo vaccinale può essere introdotto  solamente con una Legge.

Allora quello che ci chiediamo è se stiamo violando una serie di diritti della Costituzione. L'obbligo vaccinale oggi in Italia non può esserci e chi decide di non vaccinarsi non sta violando nessuna legge. Allora non colpevolizziamo chi sta facendo una scelta diversa dalla massa, aiutiamo le persone a continuare la propria vita magari introducendo i tamponi gratuiti per l'ottenimento del tanto voluto Green Pass.

Susanna Marcellini 

Sezione: L'editoriale / Data: Gio 07 ottobre 2021 alle 22:39 / Fonte: politicanews.it
Autore: Susanna Marcellini
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