“Mattarella il secondo mandato non lo voleva. Ma la sua riconferma è la scelta migliore per tutti”

Ad esclusione di Giorgia Meloni, tutti i politici sono d’accordo sul fatto che l’Italia con il Mattarella Bis sarà in buone mani. 

C’è però anche chi pensa che la riconferma di Mattarella sia solo la fortunata foglia di fico per leader poco capaci.

Lo spettacolo offerto dal Parlamento in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica è stato vergognoso. Non è il numero delle votazioni andate a vuoto a segnalare il basso livello della classe politica, quanto le modalità degli orientamenti che hanno portato i parlamentari a bocciare di volta in volta le candidature.

Alla base delle decisioni un unico comune denominatore: salvare la legislatura, per consentire ai parlamentari  di conseguire la pensione. Uno spettacolo pietoso offerto da tutti i cosiddetti partiti. E in una politica senza ideali sono crollati sogni e fughe in avanti. 

Tanto rumore per non cambiare nulla. 

E agli italiani, distratti dal calciomercato, dai rincari delle bollette e dall’illusione del PIL che cresce, non ha fatto effetto nulla.

Come se non li riguardasse.

E Invece li riguarda, eccome.

Il PIL questo sconosciuto!

 L’Istat conferma che nel 2021 il PIL è cresciuto del 6,5%, recuperando gran parte della caduta registrata nel 2020. Dovremmo sorridere?

“Questa crescita – spiega il Ministero di Economia e Finanza in una nota – è stata resa possibile non solo dalla ripresa dell’economia mondiale, ma anche dalle vigorose azioni di sostegno a imprese e famiglie attuate dal Governo e dal successo della campagna di vaccinazione e delle altre misure di controllo dell’epidemia da Covid-19″.

Si dimentica però di spiegare agli italiani, anche quelli che mediamente non sanno nemmeno cosa sia il Pil che la crescita del 6.5 % è calcolata sul 2020 quando l’Italia ha affrontato la  caduta “eccezionale” dell’8,9% e ha rivisto a rialzo il deficit/pil al 9,6%, in “netto peggioramento” rispetto all’1,5% del 2019.

Come dire, toccato il fondo si risale per inerzia, l’alternativa è morire.

Quindi i titoloni dei giornali e i politici che soddisfatti si prendono il merito del PIL che  cresce, mentono.

La verità è che le aziende (quelle che stanno meglio) scappano dall’italia, mentre quelle che capiscono cosa sta succedendo chiudono prima di morire, i piccoli e medi commercianti falliscono , gli altri non esistono più già da un po',  con le banche che sempre più spesso chiudono i rubinetti.

Quelli che se la passano meglio sono gli avvocati, e nemmeno tutti.

C’è anche qualcuno che si è arricchito con la pandemia vendendo a buon prezzo mascherine, guanti e  presidi medici in generale ma questo è tutto un altro discorso che la politica preferisce non affrontare. O non ricordare. 

E i cittadini? In tutto questo non sanno più in cosa sperare.

Intanto in attesa di sapere se saremo liberati dai vincoli imposti dalla pandemia Crisanti ci dice che le mascherine dovranno essere obbligatorie solo sui trasporti; Sileri che andranno riviste le regole sul green pass, e Zaia parlando dei vaccini ammette che ad un certo punto ci si deve fermare.

E noi ci chiediamo se tutto quello che stiamo sopportando sia stato giusto o no.

Ci accorgiamo purtroppo che in ogni settore c’è una crisi che va oltre quella che si legge sui giornali o che ci viene raccontata in tv. La crisi economica delle famiglie che sempre più spesso vivono con l’ incògnita  di arrivare a domani con la forza di mettere a tavola un primo e un secondo riuscendo anche  a pagare il mutuo, le bollette, i libri per la scuola dei figli, l’assicurazione della macchina, il bollo, cercando di non ammalarsi perché il cup della regione ( nel caso specifico Lazio) ha le liste chiuse.

 E i beni non essenziali rimangono uno sfizio di chi se lo può permettere.

di Susanna Marcellini

@susannamarce

Sezione: L'editoriale / Data: Mer 02 febbraio 2022 alle 16:55 / Fonte: politicanews
Autore: Susanna Marcellini
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