Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Diego Zardini, esponente quota Pd.

Come giudica il dibattito relativo al Green Pass?

"Il dibattito l’ho trovo specioso. I punti focali nel merito della questione sono molto semplici. Troppi italiani non hanno ancora avviato la profilassi vaccinale, soprattutto i più giovani, ma in troppi anche over sessanta. Dentro quel bacino di non vaccinati, anche per in certo lassismo nel rispetto delle misure ancora vigenti, come mantenere il distanziamento fisico anche all’aperto e in caso di assembramenti usare la mascherina, anche all’aperto e sempre al chiuso, quel bacino di non vaccinati si è trasformato in un grande veicolo di trasmissione della nuova variante Delta. Sommato ai troppi cittadini fragili non ancora vaccinati sta facendo schizzare i contagi, sta rendendo difficile il tracciamento e ancora più facile la trasmissione. Ad aggravare la situazione il fatto che spesso il virus viaggia su asintomatici o paucisintomatoci. Il trend epidemiologico fa precedere entro un mese un nuovo picco di ricoveri e aumento delle terapie intensive. Se torneremo ad avere più di 10 mila contagi al giorno per più giorni si rischia di tornare in fascia gialla, arancione e poi rossa in varie regioni. La peggiore ieri era il Veneto guidata da Zaia, spesso osannato, immeritatamente. Ecco perché le vie sono due, per evitare di fermarci di nuovo, e io penso non possiamo più permettercelo, o l’obbligo vaccinale o il green pass che consente a chi non vuole vaccinarsi di non farlo, ovviamente sopportandone le conseguenze in termini di rinunce minimali per il rispetto della salute degli altri, mentre lascia maggiore libertà a chi si è assunto l’onere ed il rischio di vaccinarsi, per se e per chi non può per motivi di salute. Ecco sarebbe ingiusto che lo avessero fatto per chi non vuole".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 26 luglio 2021 alle 15:30
Autore: Luca Cavallero
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