Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Giorgio Trizzino, esponente quota M5S.

Come commenta il dibattito Draghi-Regioni?   

"Per battere la pandemia bisogna lavorare tutti insieme e uno al fianco dell’altro, non è questo il momento di chi vince o di chi perde, abbiamo fatto una scelta di campo nel sostenere Draghi in questo Governo di unità proprio perché è il momento storico che lo richiede e sono convinto che ciò deve avvenire anche con le Regioni, a prescindere da quello che sia il colore politico. Le linee politiche le dettano i numeri dei contagiati, dei morti e delle terapie intensive, vorremmo tutti avere zone gialle o addirittura bianche, Draghi sta facendo un gran lavoro da tessitore per tenere tutti insieme e sono molto fiducioso, seppur con le divergenze con le Regioni sulle riaperture. Credo ci sia unità di intenti e ottimismo sul futuro".

Per quali ragioni, a suo giudizio, il numero di vaccinazioni è sempre, a fine giornata, troppo esiguo?   

"Ci sono stati dei problemi con la distribuzione dei vaccini, problemi che hanno interessato l’intera comunità europea, non è un mistero ma bisogna guardare al futuro con ottimismo, la campagna vaccinale sta migliorando. Sono sempre più vicini gli obiettivi prefissati che vedrebbero mezzo milione di vaccinati al giorno secondo quanto programmato, a partire proprio dal mese di aprile e le dosi in arrivo dovrebbero essere più che sufficienti per garantire la vaccinazione dell’intera popolazione entro il mese di luglio. A tutto questo va aggiunta l’importante novità voluta dal Presidente Draghi, la possibilità di poter somministrare il vaccino, direttamente in farmacia, una battaglia personale che il sottoscritto aveva provato in fase di discussione del decreto rilancio, ad introdurre, ma in quell’occasione la mia richiesta non fu accolta".

Come commenta il vertice Conte-Letta? Quali risvolti prevede in materia?  

"Forse in altri tempi mi avrebbero definito veggente, ma non nascondo la paternità più volte annunciata di immaginare una alleanza stabile con il centrosinistra. La mia pagina Facebook è piena di post che vanno proprio in questa direzione, e quanto annunciato da Conte e Letta non può fare altro che avviare un percorso di crescita culturale per il centrosinistra e per il Movimento 5 Stelle, cosa che fino ad oggi tardava ad arrivare. Come già detto in altre occasioni, ho deciso di aspettare Conte fuori dal Movimento 5 Stelle per contribuire allo sviluppo di quel cantiere politico prioritario e fondamentale per l’affermazione delle forze progressiste e moderate di questo Paese, un laboratorio utile anche a rianimare un Movimento sempre più in affanno e senza quello spirito iniziale che lo ha consegnato alla storia del Paese".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 31 marzo 2021 alle 10:30
Autore: Luca Cavallero
vedi letture
Print