Tra le forze di opposizione più critiche nei confronti dell'operato del Governo Conte figura Fratelli d'Italia.

Per comprendere più marcatamente la posizione del partito di Giorgia Meloni, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Paolo Trancassini, deputato Fdi, nonchè suo Capogruppo nella Commissione Bilancio.

Onorevole Trancassini, da capogruppo Fdi in Commissione Bilancio non posso non chiederle di stilarne uno in relazione agli Stati Generali appena giunti al termine.

"Assolutamente negativo, non c'è molto da dire a riguardo dal mio punto di vista. Siamo di fronte ad un presidente del consiglio che ha rifiutato tutti i luoghi del confronto democratici possibili, preferendo task force e Villa Phampilij rispetto ad un mondo reale totalmente diverso che è là fuori. Siamo di fronte ad un premier che antepone gli interessi personali mediatici all'azione di governo: lo fa perchè forse teme di non avere neanche il pieno sostegno da parte della sua maggioranza".

In effetti all'interno della maggioranza - sia fronte Pd, sia fronte 5 Stelle - qualche frizione c'è stata. Qualora arrivasse concretamente l'ingente quantità di fondi prevista dal Recovery Fund sareste pertanto disposti a sostenere un governo di unità nazionale?

"Ma perchè non si può andare al voto e vedere che cosa decidono gli italiani? Si parla di un governo molto apprezzato dalla popolazione: bene, allora lo dimostrino alle urne. Come Fratelli d'Italia tra l'altro veniamo attaccati: ci dicono che non abbiamo proposte alternative. Le abbiamo eccome! E sono pronto a scommettere che hanno a che fare anche di più con gli interessi concreti degli italiani di quelle di questa maggioranza. Perchè non organizziamo una videoconferenza in streaming - fruibile a tutta la popolazione - tra governo e opposizione in cui gliele illustriamo? Noi non temiamo assolutamente il giudizio degli italiani".

Beh, dentro il centrodestra però qualche divergenza di veduta c'è stata, anche in temi fondanti come il Mes.

"Mi sembra del tutto normale, essendo noi tre partiti diversi. Del tutto ordinario pensarla diversamente su determinati fronti: l'importante è però l'efficacia dell'azione di governo. Se abbiamo vinto in praticamente tutte le regioni un motivo ci sarà".

Quali sono, a suo giudizio, le prerogative più urgenti?

"Stanziare fondi per le imprese e creare posti di lavoro: non l'assistenzialismo come sembra prediligere invece questa maggioranza. In più qua si parla di fondi che arriveranno, ma conta il presente: grazie ad un emendamento di Fdi in Commissione Bilancio si è riusciti a procedere con un taglio al Cuneo Fiscale: almeno le imprese, che ancora non hanno chiuso, sono strangolate da meno tasse. Tra le altre cose stiamo lavorando per "ripulire" il Decreto Rilancio di tutto ciò che non serve, come per esempio i 2.5 milioni di euro spesi dal ministro Patuanelli per consulenze".

Tornando ad un tema più politico quali obiettivi vi siete posti come Fdi per le prossime regionali? Candiderete Fitto in Puglia e Acquaroli nelle Marche.

"Noi abbiamo sempre lavorato con coerenza, seguendo i nostri ideali. Abbiamo cominciato in salita e piano piano gli italiani hanno iniziato ad apprezzare l'efficacia della nostra proposta. Abbiamo aspettative molto elevate, tanto in Puglia, quanto nelle Marche, con due ottimi candidati governatori".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 23 giugno 2020 alle 09:30
Autore: Luca Cavallero
vedi letture
Print