Riguardo all'attualità politica, connotata da regionali e referendum, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Luigi Sunseri, consigliere regionale pentastellato in Sicilia.

Cosa auspica dall’imminente tornata di regionali?

"Non mi aspetto risultati diversi dal passato: alle elezioni regionali abbiamo sempre sofferto per via delle dinamiche che muovono l’elettorato e a causa del numero di liste che gli avversari presentano. Credo che ci difenderemo bene in Campania e in Puglia dove ci presentiamo con reali proposte di rinnovamento e con l’esperienza maturata negli anni precedenti. Auspico quindi una buona tenuta del m5s in particolare al sud rispetto alle amministrative precedenti. Ci sono altre partite probabilmente più importanti per il m5s siciliano. Mi riferisco alle amministrative che si svolgeranno ad ottobre e in particolare ai primi esperimenti di coalizione a livello locale. Auspico che ci diano lo slancio giusto per le regionali siciliane".

A più di un anno di distanza dalla ancora del Conte II come giudica il percorso complessivo sin qui?

"Dal punto di vista economico e sanitario stiamo affrontando il periodo peggiore degli decenni. Sfido chiunque a non riconoscere che il Governo Conte abbia messo in campo tutti gli sforzi necessari per superare la crisi salvaguardando la tenuta sociale della nazione. Basta fare un confronto con il governo regionale siciliano per capire che purtroppo i siciliani attualmente sono governati da un governo incapace. A maggio il parlamento siciliano ha approvato una finanziaria che stanzia diversi sussidi e incentivi per cittadini e imprese. Ad oggi i siciliani non hanno visto un solo euro. Se paragoniamo tutto questo con i decreti approvati e gli aiuti stanziati dal governo Conte vedrete che il confronto è impietoso. Cigs, aiuti per le famiglie, buoni spesa, aiuti per partite iva e imprese, buoni vacanza, ecc., senza dimenticare il grosso aiuto dato dal reddito di cittadinanza, vera manna dal cielo in questo momento in cui nessuno doveva rimanere indietro".

Ritiene che l’esito delle regionali e del referendum possano condizionare la tenuta del governo?

"Le amministrative necessitano sempre di una lettura del contesto territoriale entro cui si svolgono. Non credo quindi che le regionali ci diranno cosa pensano i cittadini dell’attuale governo. Il referendum invece ha sicuramente un respiro più ampio e credo che chi voterà SI sposerà la proposta del M5S di tagliare il numero dei parlamentari. Una eventuale conferma da parte dei cittadini potrebbe darci la giunta spinta per affrontare i prossimi mesi con più tranquillità e concentrarci sugli “stati generali”".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 12 settembre 2020 alle 20:00
Autore: Luca Cavallero
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