In merito alla stagione riformistica che segnerà un autentico passaggio cruciale per l'Italia nella ricostruzione economia del paese post Covid, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Massimo Caleo, senatore e coordinatore dipartimento Nazionale Parchi ed Aree protette del Pd.

Senatore, l'Italia è giunta ad un bivio. Quale programma proponete, come Pd, per il rilancio economico del paese?

"Un programma che ponga l’Italia come capofila in Europa verso la transizione energetica, che adotti tecniche produttive sostenibile e ponga al centro della sua azione l’economia circolare. L’Italia ha dimostrato le sue fragilità in epoca COVID19, sarebbe sbagliato ripercorrere modelli obsoleti non utili per il futuro di milioni di persone. Abbiamo la possibilità di cambiare registro, di affrontare di petto questioni vitali come il cambiamento climatico, il consumo di suolo, la conservazione della biodiversità. Insomma, le risorse europee sono una opportunità per creare buona occupazione e curare adeguatamente il nostro Paese. Non abbiamo bisogno di un riformismo declamatorio, soprattutto in campo ambientale. Essere riformisti oggi vuol dire praticare un ambientalismo scientifico, pragmatico che si affranchi da visioni letterarie oramai superate, di soli divieti e sanzioni"

Quali aspettative nutrite in vista delle prossime regionali e amministrative? Proverete a presentarvi il più possibile con la medesima coalizione a sostegno del governo nazionale?

"Ogni volta che si vota in Italia si mette al centro dell discussione il tema: cadrà o non cadrà il Governo? la tornata elettorale assume sempre queste caratteristiche, purtroppo. Non abbiamo ancora ben maturato l’idea che ogni elezione vale per il livello amministrativo corrispondente. Però, non voglio eludere la domanda. Credo, e ci aspettiamo, un riconoscimento del lavoro svolto dai nostri amministratori regionali, laddove si governa. Il rigore e la competenza dimostrata nell’affrontare la pandemia è stata riconosciuta in maniera unanime. E dove non governiamo, offrire agli elettori una opportunità per il cambiamento. Mi riferisco soprattutto alla mia Liguria, dove il deficit di direzione politica e amministrativa, soprattutto in campo sanitario, ha provocato disagi ai cittadini e pesanti disservizi per le comunità. Hanno voluto copiare il modello sanitario lombardo, il modello sbagliato. Bocciato senza appello da milioni di cittadini. E di questo e di altro dovranno rendere conto ai liguri".

Come giudica l'operato di Zingaretti, come segretario nazionale Pd?

"Zingaretti sta lavorando bene. Tiene unito un partito non facilmente gestibile. In un momento difficile per il nostro Paese e per il mondo intero. Grazie al Partito Democratico e alla sua visione europeista si sono ottenuti risultati importanti e si sono compiuti notevoli passi in avanti, superando quel modello europeo prevalentemente centrato sul rigore dei conti pubblici. L’anima sociale dell’Europa può e deve essere il mezzo attraverso cui contrastare il pensiero sovranista. Nicola sta ricostruendo il partito, cercando di legarlo maggiormente al territorio, ai suoi bisogni, alle sue vocazioni. Adesso richiama a voce alta uno scatto in avanti del Governo. La messa a terra di provvedimenti non più procrastinabili. Il Partito Democratico vuole essere vicino agli italiani che soffrono ma che hanno la volontà e la forza per rialzarsi. Esitazioni in questo momento possono provocare danni irreversibili al tessuto sociale ed economico del Paese".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 03 luglio 2020 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
vedi letture
Print