Dal cambio di passo chiesto al Governo, alla situazione della scuola, fino ai prossimi scenari politici in vista delle amministrative a Roma, in programma nel 2021. Tutti argomenti che abbiamo affrontato con il Segretario regionale del Lazio del partito Democratico, il Senatore  Bruno Astorre,   

Senatore, il segretario Zingaretti ha chiesto un salto di qualità al Governo. Emergono le prime crepe post emergenza? E su cosa si deve basare il cambio di marcia?

"Il segretario Zingaretti ha posto un tema serio. Davanti alla peggiore crisi (sanitaria, economica e sociale) dal secondo dopoguerra, è urgente impostare risposte tempestive ed efficaci utilizzando in maniera più che efficiente le risorse nazionali ed europee che già disponibili (e quelle previste dal Recovery Fund europeo) per ridurre al minimo l’impatto sociale attuale e futuro che da questa crisi potrebbe derivare. E sul quale sappiamo bene quanto la destra sia pronta a soffiare. Per fare questo non c’è bisogno di una crisi di governo, non c’è bisogno di rivendicare continuamente specifiche posizioni politiche o ideologiche (ad esempio sull’utilizzo del MES), perché come ci ha ricordato Zingaretti nella sua relazione durante la Direzione nazionale , la coalizione attuale è la sola che può stare in piedi. Non vedo crepe all’orizzonte. Vedo la volontà di stimolare l’esecutivo affinché questa nuova fase dell’emergenza venga gestita con un metodo di lavoro all’altezza della sfida. Il tema dell’economia è cruciale ed è cruciale il tema dell’utilizzo dei fondi pubblici ed europei. Se questo è vero, come io credo, allora è urgente un cambio di passo. Necessario e concreto. Perché se l’emergenza sanitaria è stata gestita complessivamente bene, questa nuova fase deve avere una prospettiva chiara e ben definita.. Come Partito Democratico siamo consapevoli della sfida che ci attende e non vogliamo tradirla. Bisogna usare le cospicue risorse finanziare per un progetto ampio e ambizioso che tenga dentro giustizia sociale, un fisco più equo e all’insegna della progressività, definizione di un modello economico ecosostenibile, sotto il profilo ambientale e sociale, l’innovazione digitale e il superamento del gap digitale tra Nord e Sud e tra centro e periferia, scuola, ricerca, sanità e un serio rinnovamento della Pubblica amministrazione, che deve essere al servizio di cittadini ed imprese e non più essere vista come una macchina burocratica attenta solo alle procedure e caratterizzata da diffuse inefficienze."

Il paese sta faticosamente provando a ripartire. Occorrono secondo lei ulteriori sostegni?

"Una piccola premessa mi corre l’obbligo farla. Non dimentichiamoci che il nostro Paese, quando è scoppiata l’emergenza coronavirus, ancora non si riprendeva completamente dalla crisi del 2007-2008. Ancora non avevamo raggiunto i livelli di crescita e occupazionali precedenti alla crisi economica del 2007-08 che ci siamo trovati ad affrontare, nel giro di dieci anni, una nuova crisi. Sanitaria ed economico-sociale. La peggiore crisi dal secondo dopoguerra. C’è un aspetto senz’altro positivo, però, rispetto alla crisi economica del 2007-08. Questa volta la risposta europea non è stata tardiva. Al contrario, si è caratterizzata per tempestività e consistenza delle risorse messe in campo. E questo è un bene. Il nostro governo ha saputo negoziare con i partners europei affinché l’Europa si dotasse di una “potenza di fuoco” all’altezza della sfida. Di cui il Recovery Fund è solo l’ultimo e più importante strumento. Sul piano interno, in soli due mesi abbiamo approvato due scostamenti di bilancio, autorizzando deficit aggiuntivi per circa 80 miliardi di euro. Credo, quindi che i sostegni al momento ci sono. Manca ancora una cosa. La rapidità e la capacità di “farli atterrare”. Di farli, cioè, arrivare ai destinatari in tempi brevi. E’ inaccettabile quanto è accaduto con la cassa integrazione in deroga, con alcuni lavoratori che ancora non ricevono le mensilità di marzo e aprile, e sono inaccettabili le resistenze che diverse banche (non tutto il sistema del credito) hanno operato nell’erogazione dei fondi alle PMI, totalmente garantiti dallo Stato."

L'anno scolastico si è chiuso tra difficoltà e proteste. Cosa si aspetta per settembre?

"Bisogna ammettere che sulla scuola abbiamo, per buona parte, tradito le attese. Durante la fase 1, di fronte alla gravità della situazione epidemiologica, il tema scuola non ha avuto l’attenzione che avrebbe meritato. E’ stato un errore. Ora deve, come da più parti è stato proposto, essere messo in cima all’agenda del Governo. Il ritorno in classe deve avvenire nel mese di settembre, senza ulteriori rinvii. Ci sono buone proposte in campo nel breve periodo. Proposte che riguardano l’organizzazione della didattica nelle aule, penso al supporto che possono fornire le strutture esterne alle scuole, edifici pubblici da adibire, con interventi di edilizia “leggera”, utilizzo di tensostrutture e tutto quanto possa essere utile per consentire la ripresa della didattica e della socialità nelle classi.Il ministro Gualtieri ha assicurato che presto arriveranno le risorse destinate ai Comuni per realizzare  interventi di edilizia “leggera” necessari per consentire la didattica in sicurezza. Sul medio periodo, non possiamo più permetterci ritardi sul sistema dell’istruzione. L’Italia investe il 3,8 per cento del PIL in ambito scolastico, la media europea è del 4,6 per cento. Un divario inaccettabile. Lo stesso discorso vale per gli asili nido. Quanto incide tutto questo, per le donne, in termini di possibilità di accesso nel mondo del lavoro? Non si tratta solo di discriminazioni di genere inammissibili  ma anche di perdita in termini di PIL. Perché sappiamo quanto il lavoro femminile sia importante per la crescita economica e sociale di un paese."

Nel Lazio, fino ad oggi, l'epidemia è stata tutto sommato contenuta. La preoccupa il recente focolaio del San Raffaele? E come mai, secondo lei, a settimane dal picco epidemiologico, ci sono ancora criticità in strutture sanitarie?

" Due brevi considerazioni. La prima è legata al fatto che, pur stando in una situazione epidemiologica notevolmente migliorata, il virus non è stato ancora sconfitto. Circola ancora, si diffonde ancora. Quindi, possibilità di nuovi contagi ci sono in ogni regione di Italia. La seconda riguarda il livello di prevenzione che è stato messo in campo sin dall’origine dell’emergenza sanitaria. Perché la regione Lazio, dove sicuramente il virus non ha colpito con la stessa violenza con la quale ha colpito le regioni del Nord, ha fin da subito approntato una rete di emergenza sanitaria e territoriale che ha saputo contenere la diffusione del contagio. Non dimentichiamoci del ruolo che ha avuto l’Ospedale Spallanzani, come pure tutte quelle altre strutture sanitarie laziali, nel realizzare una efficiente rete di prevenzione e controlli. Sul recente focolaio del San Raffaele  la Procura ha disposto una ispezione da parte dei NAS dei carabinieri. Soltanto dall’esito della stessa potremo capire se sono stati seguiti tutti i protocolli di sicurezza e le eventuali responsabilità. Infine, il Servizio sanitario regionale ha risposto tutto sommato bene all’emergenza epidemiologica, non vedo allo stato attuale forti criticità nelle nostre strutture sanitarie."

Parlando di alleanze, crede che, in vista delle prossime amministrative a Roma, il Pd possa dialogare anche a livello territoriale con i 5 stelle?

"In molti territori stiamo lavorando per trovare accordi e presentarci all’appuntamento elettorale insieme. Penso alla Liguria, dove abbiamo raggiunto un’intesa a livello programmatico e ora siamo alle battute finali per chiudere l’accordo. Il segretario Zingaretti è stato abbastanza chiaro su questo tema. Il primo e principale obiettivo è impegnarsi a costruire alleanze che siano alternative alla destra. Per quanto riguarda le prossime amministrative di Roma, la ricandidatura di Virginia Raggi sbarra il passo a qualsiasi intesa. Non posso negare, che permangono differenze tra il Partito Democratico e il M5S su temi molto importanti, anche se si intravedono segnali evolutivi da parte del Movimento, o di alcune sue componenti. Tuttavia, dove porteranno queste evoluzioni è presto per dirlo."

Sezione: Esclusive / Data: Mer 10 giugno 2020 alle 14:30
Autore: Alessandro Santarelli
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