Tra le forze politiche maggiormente a sostegno del Governo Conte figura Articolo 1.

Il partito ha presieduto (e presiede) un Ministero chiave nella lotta alla pandemia: quello della Sanità.

In alcuni frangenti, gli indici di popolarità individuali (in termini di consensi) di Roberto Speranza, non si allontanavano di poco da quelli del premier Giuseppe Conte.

Per un quadro più approfondito e dettagliato del laboratorio politico interno alla forza di maggioranza, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Arturo Scotto, coordinatore nazionale della forza che ha avuto in Pier Luigi Bersani uno dei massimi promotori.

Proviamo a mettere un attimo da parte l'epidemia: quali aspettative concrete nutrite in vista della prossima tornata di elezioni regionali e amministrative?

"Lavoriamo per un cantiere largo delle forze di progresso perché la tornata amministrativa vede impegnati migliaia di comuni e sei regioni. Le persone votano sindaci e presidenti, ma non nascondiamocelo sarà un test di valenza nazionale, in un contesto integralmente nuovo: la prima campagna elettorale nel tempo del Covid. Articolo Uno sarà presente ovunque, promuovendo liste di sinistra e ambientaliste dentro la coalizione alternativa alla destra. Facciamo un appello anche al M5S con cui condividiamo l’esperienza di governo attuale: è adesso il tempo di provare a sperimentare sul territorio quello che stiamo facendo a Roma insieme. Questa alleanza ha senso se passa dall’emergenza al progetto, se diventa la formula politica dei prossimi anni e non un matrimonio occasionale".

Ritiene che gli appuntamenti elettorali in questione possano avere ripercussioni sulla tenuta dell'attuale esecutivo?

"I comportamenti elettorali delle persone sono sempre più differenziati e mobili: non sempre il voto che esprimi a Napoli o a Venezia poi lo confermi a Roma. Per questo un test amministrativo è sempre una vicenda un po’ a se’, dove il giudizio degli elettori è profondamente condizionato dai risultati che in quel determinato territorio si sono determinati. Sulla sanità come sull’ambiente, sui trasporti come sulle politiche occupazionali. Tuttavia siamo in un passaggio tutt’altro che ordinario della vita del paese: abbiamo retto bene l’emergenza, ma la crisi sociale comincia a mordere sempre di più e coinvolge milioni di lavoratori, di piccoli imprenditori, di giovani. E’ chiaro che anche gli orientamenti nelle urne risentiranno molto di questa sofferenza che alimenta insicurezza e paura. Al governo ci siamo noi e per evitare di diventare il parafulmine di una protesta diffusa dobbiamo rapidamente attrezzare misure più efficaci per la ripresa economica senza avere paura di usare strumenti straordinari".

Qual è la sua valutazione su Conte? Come Articolo 1 sosterreste una sua eventuale candidatura?

"Il mio giudizio sul governo è largamente positivo: sul governo è caduto addosso una tragedia di proporzioni enormi e la scelta di trasparenza, rigore e serietà è stata la bussola che lo ha animato. Altre democrazie in Occidente hanno assunto orientamenti molto più ondivaghi e irresponsabili. Conte - e aggiungo anche il nostro ministro della Salute Roberto Speranza - è riuscito a tenere il punto, nonostante le pressioni di larga parte del sistema economico che si e attestato su una linea negazionista del virus, mettendo davanti il principio del profitto sul diritto alla salute. Le sue scelte politiche dei prossimi anni le vedremo, non è sempre automatico che alti tassi di popolarità significhino automaticamente consensi elettorali stabili e radicati. Penso che Giuseppe Conte si sia rivelato una personalità di grandissima qualità politica, un uomo di governo capace di tenere insieme una maggioranza composita. La fase che si apre per il paese non è semplice: avremo momenti molto difficili davanti. Per questo serve coesione e slancio, una leadership unitaria e una coalizione che sia politica e non solo emergenziale".

Sezione: Esclusive / Data: Dom 14 giugno 2020 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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