Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Arturo Scotto, esponente di rilievo quota Articolo Uno.

Qual è la sua chiave di lettura rispetto al dibattito inerente il blocco dei licenziamenti?

"E' in corso un’offensiva della destra economica. Che punta dritto ad un’ulteriore precarizzazione del lavoro. La destra economica vuole le mani libere sui 209 miliardi: lo stato si faccia i fatti suoi, le imprese sono il motore della ripresa. E la ripresa dal loro punto di vista passa per la riduzione delle tutele e l’eliminazione del blocco dei licenziamenti. Misura che ha evitato la mattanza sociale in questi mesi. Ci sono ancora settori in sofferenza bisogna evitare che ci sia un colpo di mano sul lavoro. Così come sul reddito. Una misura perfettibile, ma se non ci fosse stato non so cosa sarebbe accaduto nelle nostre città durante la pandemia. Confindustria parla di sussidi quando tocca ai poveracci, quando tocca a loro invece riceverli si tratta di misure di sviluppo. Un’ipocrisia insopportabile".

Quali aspettative nutrite in ottica amministrative?

"Votano comuni importantissimi. Non siamo riusciti a costruire ovunque l’asse giallorosso. Napoli è stato un bel successo, altrove purtroppo arranchiamo e ci separiamo. Ovviamente votano le città, con le loro specificità, ma non possiamo negare che questo sia un test nazionale. L’ultimo prima delle elezioni politiche. Occorre un patto di ferro sul secondo turno e qualificare la natura dell’alleanza. O ci identificano come quelli della giustizia sociale oppure la partita non si gioca nemmeno".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 18 giugno 2021 alle 15:30
Autore: Luca Cavallero
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