Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Filippo Scerra, esponente quota M5S.

Come giudica il dibattito relativo alle spese militari?

"Dopo giorni di attacchi sconsiderati a Conte e al M5S, la verità è finalmente sotto gli occhi di tutti: il Governo fa dietrofront sulle spese militari".

In che senso?

"Il vincolo del 2024 per il rispetto degli accordi Nato sul 2% Pil oggi non è più un tabù, nonostante la grancassa mediatica avesse rilanciato le parole del ministro della Difesa e del premier sull’impossibilità di allungare oltre il termine di adempimento".

A quale conclusione si è giunti, a suo giudizio?

"È prevalso il buon senso che da giorni chiedevamo: il Paese non ha bisogno ora di investire 10/15 mld in spese militari mentre aziende e famiglie a stento arrivano alla fine del mese, mentre il 15% di loro a febbraio non ha pagato la luce e il gas".

Intravede anche finalità politiche, sotto questo punto di vista?

"Qualcuno ha provato a sgambettare Conte e a farne un capro espiatorio. Invece, grazie alla sua strenua determinazione, oggi la maggioranza può concentrarsi sulle prossime azioni in favore dei cittadini".

Ossia?

"La questione, infatti, è cosa fare per sostenere il Paese in difficoltà: per il M5S il Def che arriverà nei prossimi giorni è l’occasione per rimettere al centro lavoro, sanità e transizione energetica, tre assi prioritari per disegnare il Paese di domani".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 06 aprile 2022 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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