Riguardo alle imminenti elezioni regionali in Veneto, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Daniela Sbrollini, senatrice di Italia Viva e candidata, per conto del partito di Matteo Renzi, alla presidenza del territorio sopra citato.

Quali aspettative nutre in vista delle ormai imminenti elezioni? In Veneto ti appresti a sfidare un candidato molto forte...

"Sono certa che il 20 e 21 settembre i veneti faranno la scelta giusta. E l'unica scelta giusta e utile è quella della lista di Italia viva, PSI, pri e civica per il veneto che mi candida come presidente. Per la prima volta infatti secondo i sondaggi potrebbe esserci tra sinistra a cinque stelle e lega una distanza veramente abissale. E quindi solo votando il nuovo polo riformista che rappresentiamo si potrà evitare di sprecare il voto per i soliti che da 25 anni o governano ignorando molti problemi oppure per i soliti altri che li lasciano governare con una opposizione senza voce che infatti arriva forse alla sua peggiore sconfitta quest'anno. Scegliendo noi si porta in consiglio regionale l'unica forza che ha fatto vere proposte e portato già veri risultati durante questi mesi di campagna. L'unica forza sulla quale investire per il futuro per una alternativa di governo vera e non più per una opposizione ideologica del no, come quella attuale".

Ad un anno di distanza, da esponente della forza di maggioranza più critica nei confronti del suo operato, come giudica il cmamino del Conte II?

"Il governo ha guidato il Paese nella più grande tragedia che si sia vissuta dopo la seconda guerra mondiale. Con tutti i limiti possibili e gli errori che anche io e il mio partito abbiamo cercato di evidenziare e superare bisogna essere grati alla scelta fatta su stimolo di Matteo Renzi per costruire un governo Conte 2. Se per esempio non lo avessimo avuto oggi non avremmo i 209 miliardi di euro che ci darà l'Europa per far ripartire il nostro Paese e di cui una. Parte importante arriverà in Veneto e salverà tante imprese e tanti lavoratori e famiglie".

Credi possano esserci ripercussioni elettorali sulla tenuta del governo il 22 settembre?

"Penso che le elezioni regionali e il referendum dovranno far riflettere sia la maggioranza che l'opposizione in Parlamento, fermo restando le specificità delle singole regioni, che spesso non hanno niente a che vedere con il consenso dei partiti nazionali. In questo senso il risultato più interessante del 20 è 21 settembre potrebbe essere quello del Veneto. Perché qui con l'esito delle elezioni potrebbe nascere il successore dell'attuale capo della Lega e quindi potrebbe condizionare l'assetto dell'opposizione al governo".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 11 settembre 2020 alle 20:00
Autore: Luca Cavallero
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