L'appello del segretario nazionale di Articolo Uno Arturo Scotto (peraltro lanciato in esclusiva a PoliticaNews.it) è stato più che chiaro: favorire in tutti i territori, laddove è possibile, la medesima riproposizione della coalizione di governo nazionale.

In Veneto pare tuttavia che non siano emerse le condizioni: il centrosinistra, capeggiato da Arturo Lorenzoni, sfiderà infatti Luca Zaia, privo del sostegno del Movimento 5 Stelle.

In merito a ciò, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Piero Ruzzante, consigliere regionale veneto di Articolo 1.

Partiamo dal Veneto: Luca Zaia è stato uno dei migliori governatori italiani nella gestione dell'emergenza Coronavirus.

"Ci sono alcune falle da tenere in considerazione. Il Veneto è la quarta regione italiana per numero di contagi. Due terzi dei decessi sono poi avvenuti nelle Rsa: ho chiesto l'istituzione di una Commissione di Inchiesta apposita, al fine di fare chiarezza nel rispetto delle vittime e per comprendere - nell'effettivo - gli errori fatti".

Quindi a suo giudizio Zaia è stato più abile nella gestione mediatica...

"Beh, mi sembra evidente. Ricordiamoci che Zaia era uno di quelli che a fine febbraio invocava il Veneto riaperto, mentre il contagio dilagava e si diffondeva. Poi grazie all'operato straordinario dell'Università di Padova e del professor Crisanti siamo riusciti a rimetterci in carreggiata: sono stati eseguiti massicciamente tamponi. Tutto questo in una regione che ha perso il 20% di posti letto pubblici in favore dei privati. Zaia è stato abile nel cambiare rotta e affidarsi a Crisanti, a differenza di Mantoan - direttore sanitario regionale - che intimava di non eseguire tamponi".

Zaia è però un candidato molto forte, che alla prossime elezioni - come centrosinistra - sfiderete senza il sostegno del Movimento 5 Stelle.

"E di questo me ne rammarico: come Articolo Uno auspicavamo in una loro convergenza; purtroppo hanno deciso di correre da soli, nonostante le tante battaglie comuni contro una giunta - e un sistema - da cambiare radicalmente: il Veneto è la prima regione italiana per consumo di suolo pubblico; l'impatto sull'ambiente è devastante. In più c'è da andare a fondo su un tema".

Prego.

"Cosa farà Zaia con i fondi che arriveranno dall'Europa e - conseguentemente - ripartiti alle regioni? Io l'ho provato a sfidare, presentando una mozione sul tema: la maggioranza in consiglio regionale l'ha bocciata. Sarebbe bene che i veneti sapessero che Zaia sta con coloro che si stanno opponendo in tutti i modi al fatto che il nostro paese - e di conseguenza - la nostra regione ricevano fondi necessari per il processo di ricostruzione economica, dall'Europa. Fortunatamente abbiamo in carica un governo responsabile, con un nostro ministro - Roberto Speranza - che ha gestito egregiamente l'emergenza sanitaria".

La "bagarre" Salvini-Zaia per la leadership della Lega potrebbe favorirvi in chiave elettorale?

"Bha, questi sono fatti loro. Le dico solo che, alla fine, Zaia appoggia la linea della Lega nazionale su tutto, per cui mi chiedo di concreto quale differenza ci possa essere tra loro due. Chiedo a Zaia, più che altro, di pensare al Veneto e meno alle sue ambizioni elettorali o nazionali: città come Venezia, che vivono di turismo, sono praticamente vuote, con i commercianti che incassano sempre meno. In una situazione drammatica per i veneti come questa, il govenratore pensa ad invocare nuove elzioni, solo per capitalizzare il suo consenso. Tra l'altro sarebbe pure un atto folle, dal momento che - oggi, come a luglio e settembre - saremmo ancora dentro ad una pandemia... Per cui è meglio che Zaia pensi di più al Veneto e meno alle sue ambizioni elettorali, totalmente secondarie".

Sezione: Esclusive / Data: Dom 21 giugno 2020 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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