Tra le regioni rosse vi è anche il Piemonte.

In merito alla gestione dell'emergenza Covid da parte della Giunta Cirio, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Domenico Rossi, vice-presidente della Commissione Sanità, quota Pd.

Cosa non ha funzionato in Piemonte, che ora rientra nel novero delle zone rosse?

"Gli errori della Giunta sono stati tantissimi. Il primo è stato l’incapacità di ascolto: delle opposizioni, dei sindacati, degli operatori socio-sanitari. Ogni volta che veniva evidenziato un problema e avanzate proposte la risposta era sempre la stessa: “stiamo facendo tutto bene”. Il secondo è di natura organizzativa. La Regione non è stata in grado di organizzare un sistema capace di reagire alla pandemia e alla crescita dei contagi con carenze gravissime nella catena di comando. In questi mesi, la Giunta ha moltiplicato gli organi e le task force impegnate nell’emergenza, ma non ha mai chiarito chi doveva prendere le decisioni operative sul campo. Questo ha fatto sì che si generasse un libro dei sogni e non una seria programmazione per gestire l’emergenza Covid. Tutte le cose scritte e promesse non hanno retto la prova del al primo aumento di contagi nella seconda ondata: il piano per gli ospedali, che avrebbe dovuto tutelare quelli più grandi, non ha tenuto nemmeno una settimana; la Regione ha un tasso di ospedalizzazione che si colloca al secondo posto nazionale, i tamponi rapidi sono stati annunciati per poi scoprire dopo una settimana che mancano gli infermieri per effettuarli; stessa situazione per i Covid Hotel, annunciati mentre pochi giorni dopo FederAlberghi dichiarava che non ci sono le condizioni per procedere, per non parlare dell’incapacità, quando ancora i contagi non erano fuori controllo, di garantire un numero adeguato di tamponi a tracciare i contatti. Il Piemonte, inoltre, è la Regione che per diversi mesi ha fatto un numero troppo basso di tamponi. Sicuramente durante la prima ondata, ma anche durante la seconda. Solo da metà ottobre riesce a farne un numero appena sufficiente, ma sempre più basso di altre regioni con caratteristiche simili. Un altro punto di criticità è certamente l’assistenza territoriale, insufficiente a seguire i pazienti a casa. Il protocollo per la cura domiciliare lo chiediamo da marzo, ma è arrivato solo il 31 ottobre. Oggi Cirio e la sua Giunta si scagliano contro il Governo, ma sanno benissimo che il problema non solo le misure adottate con il DPCM, ma i motivi che le rendono necessarie".

Cosa proponete, come Pd, rispetto ai ristori per le attività costrette a chiudere?

"Il PD si sta impegnando molto al Governo affinché ci siano i giusti ristori per le categorie colpite. Ma deve essere chiaro a tutti che non c’è ripresa economica se i cittadini non sono in salute. Se permettiamo al virus di circolare e alla pandemia di espandersi non ci saranno mai misure sufficienti. E’ fondamentale che tutte le categorie siano raggiunte dai contributi, ma soprattutto che vengano messe nella condizione di ripartire al più presto abbassando la curva dei contagi e dei ricoveri. Bene la proposta di collegare l’aiuto erogato a quanto dichiarato l’anno precedente, ma è importante compiere tutti gli sforzi possibili per non lasciare nessuno indietro. I cittadini devono sentire la presenza dello Stato. Ci sono poi proposte più generali, come quella avanzata anche dal Presidente Cirio sulla tassazione alle multinazionali del web che vanno nella direzione giusta. Io penso, però, che non debba essere transitoria né destinata solo al ristoro ai “piccoli esercizi commerciali di vicinato”. Serve una norma generale che porti più soldi nelle casse dello Stato con cui investire su ristori, ma anche sanità, scuola e trasporto pubblico. Ma questa è soprattutto una battaglia comune europea, perché mentre si chiede di aumentare le tasse occorre combattere il fenomeno dell’elusione fiscale resa possibile per l’assenza di una politica fiscale comune. La Regione, però, deve fare la sua parte anche su questo: intanto tenendo bassa la curva dei contagi e poi intervenendo con risorse proprie sui settori colpiti non delegando tutto al Governo".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 06 novembre 2020 alle 21:30
Autore: Luca Cavallero
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