Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Domencio Rossi, esponente quota Pd.

Il ricorso a Mario Draghi da parte di Mattarella era oggettivamente l’unica via possibile?

"Non sta a me giudicare le scelte del Presidente della Repubblica, probabilmente in alternativa alle elezioni Mattarella ha valutato questo percorso come il migliore da mettere in campo. Considerata la gravità della situazione che sta attraversando il Paese dal punto di vista sanitario e le scadenze imminenti quali la campagna vaccinale e il recovery fund non possiamo che affidarci ed avere fiducia nel Presidente".

Intravede analogie rispetto al 2011, rispetto all’agenda delle azioni di governo cui adempiere da qui ai prossimi sei mesi?

"Assolutamente non riscontro alcuna analogia con il contesto del 2011. In quell’occasione il Paese si trovava a fronteggiare una crisi economica e il Governo nacque di fatto con un diktat impostato all’austerità da parte dell’Unione Europea. La situazione oggi è profondamente diversa. Siamo di fronte ad una crisi sanitaria e in cui l’Europa non solo mette a disposizione ingenti risorse per l'Italia, ma chiede che vengano spese e spese bene. Auspico quindi il governo agisca di conseguenza".

Quali potrebbero essere le ripercussioni politiche, in termini di sondaggi, di un simile avvento?

"E’ troppo presto per dire quali dinamiche innescherà il nascituro Governo Draghi sulla politica italiana e in particolare sul gradimento dei partiti. Non abbiamo sufficienti elementi: da quali forze sarà composto il Governo e con che “peso” saranno rappresentate? Si tratterà di un governo tecnico, politico o misto? Occorre attendere e rimandare ogni giudizio, mi auguro piuttosto che qualunque sia il Governo lavori per superare definitivamente l’emergenza sanitaria e per tutelare le fasce più deboli della popolazione che stanno pagando il prezzo più grande in questa crisi".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 08 febbraio 2021 alle 20:00
Autore: Luca Cavallero
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