Di Alessandra Broglia

Un pienone come da programma che ha visto la Sala della Protomoteca in Campidoglio gremita, per il seminario “Roma a portata di mano la città dei 15 minuti". Alla presenza del Sindaco, Prof. Roberto Gualtieri, collegato da remoto. Un intero pomeriggio dedicato a uno degli obiettivi principali delle linee programmatiche del Sindaco e della Giunta. Una visione di città, o meglio metropoli, policentrica, accessibile e sostenibile, nella quale il cittadino si vuole introdotto nelle condizioni di trovare a una distanza massima di 15 minuti, a piedi e in bicicletta, la disponibilità di una vasta rete di servizi che vanno dalle aree verdi, trasporto pubblico su rotaia, asili nido, centri culturali, luoghi dello sport nonché altri presidi fondamentali. Una rete diffusa nella quale al rafforzamento di un’autentica vicinanza tra le persone, con l’intento di favorire lo spirito di comunità e accrescere la coesione sociale.

Una sfida importante che vede la cittadinanza protagonista nella verifica futura della rete di servizi fruibili, secondo un’idea moderna di sviluppo urbano, ma abbiamo voluto porre qualche interrogativo in proposito all’Assessore Andrea Catarci, da anni alla ribalta della vita politica capitolina, insieme alla neoeletta Consigliera del Municipio V, Elena Antinozzi, della Lista Civica Mauro Caliste.

Assessore Catarci, in questi mesi di lavoro quali obiettivi avete raggiunto e quali è stato finora impossibile raggiungere?

"Siamo impegnati in un grande lavoro di progettazione e impostazione generale, siamo contenti di avere già iniziato a migliorare alcuni servizi, cominciando dai cambi di residenza informatizzati: nel primo mese ne sono stati effettuati oltre seimila, il 65% del totale. Siamo soddisfatti, inoltre, di aver adottato un piano di rafforzamento per il rilascio della carta d’identità elettronica, in questi giorni molto dibattuto, dopo l’open day di sabato scorso; in un solo giorno abbiamo toccato il record di CIE rilasciate, circa 1300. Siamo a lavoro su ulteriori aperture straordinarie, che eliminino gli inconvenienti riscontrati con lunghe file di attesa, e, contestualmente, sul miglioramento dell’ordinario: dai sei mesi di attesa del dicembre 2021, siamo scesi agli attuali 70/80 giorni".

Sulla città dei 15 minuti stiamo sviluppando l’analisi territoriale insieme a tantissime realtà sociali, culturali, universitarie, economiche, per puntare a valorizzare in ottica di rete i servizi che già svolgono. La città dei 15 minuti è la città della contemporaneità, della prossimità data da servizi facilmente accessibili, del decentramento, della partecipazione popolare, dell'inclusione e dell'accessibilità. Obiettivo della nostra amministrazione è quello di realizzarla all’interno del contesto romano come grande operazione di ricucitura territoriale, tra i quartieri e nei quartieri. L’evento di oggi propone un momento di analisi con gli esperti e con la cittadinanza, l’approfondimento di alcuni degli aspetti fondamentali del concept dei 15 minuti, il confronto tra esperienze italiane e europee, la sinergia con realtà sociali, culturali, economiche".

Riusciremo ad avere una vita sburocratizzata?

"La sburocratizzazione è un obiettivo che dobbiamo perseguire con la collaborazione di una città che si mette in moto: dobbiamo fare tanto sulla strada dell’innovazione, della digitalizzazione, per rendere la vita più facile a tutti i cittadini, a prescindere dalle zone abitative di Roma, abbattendo il digital divide.vRoma è una città enorme, con un passato recente molto complicato: quindi dare dei tempi certi non sarebbe serio. Pensiamo che su questa strada vadano bruciate le tappe, con tanto coraggio e con una cittadinanza che deve averne altrettanto".

Ad ottobre rischiamo di tornare in emergenza, proprio perché siamo una metropoli?

"Purtroppo i rischi di emergenze sanitarie in sequenza ci sono; dobbiamo essere comunità, città, dobbiamo costruire un’unità di intenti e di movimento che sappia fronteggiarle".

Lei ha dimostrato sempre grande schiettezza, tende a dire le cose come stanno, senza giri di parole.

"Ci provo. Penso sia un elemento di forza. Se si riferisce a qualche screzio interno la posso rassicurare: siamo una squadra coesa intorno e insieme al Sindaco. Vogliamo crescere in autoconsapevolezza, feeling con la cittadinanza e ambizione negli obiettivi, perché Roma chiede e merita una trasformazione radicale e non un restyling superficiale".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 06 aprile 2022 alle 17:08
Autore: Redazione PN
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