Di Alessandra Broglia

All’interno della due giorni di evento per il lancio di WAVE - Smart Mobility Magazine, rivista trimestrale, rivolta ai lettori che vorranno essere al passo con i tempi della mobilità del futuro; tanti gli ospiti per confrontarsi tra nuovi mezzi, servizi e infrastrutture. Un’occasione unica che ci ha permesso di intervistare l’assessore alla mobilità capitolina, Eugenio Patanè.

D: PNRR - Mobilità elettrica e sviluppo: quale scenario a breve termine per la Capitale?

R: È uno scenario di rivoluzione della mobilità sia per i fondi del PNRR che ci consentiranno di realizzare infrastrutture su trasporto rapido di massa. Un cambio della flotta dei bus e infrastrutture sulla mobilità ciclabile, con tutta una serie di lavori sull’innovazione tecnologica che sostanzialmente rivoluzioneranno il modo di vedere la mobilità. Oltre a ciò dobbiamo aggiungere tutti i finanziamenti che avremo sul prossimo Giubileo, che sono molto importanti e poi si spera di vincere la candidatura per Expo 2030 che ci permetterà di introdurre ulteriormente delle nuove infrastrutture sulla città.

D: Roma e i primi minibus elettrici senza conducente: come si sta sviluppando il progetto?

R: Noi abbiamo pensato in particolare ad una zona come l’Eur, che è in special modo evocata, sia per la sua conformazione urbanistica, sia per la quantità di uffici e residenze che conserva. Quindi porteremo questo ordine la prossima settimana, in memoria di giunta, che ci consentirà di introdurre come primo tragitto a Roma un percorso, partendo da piazzale dell’Agricoltura, che contiene diversi capolinea di autobus, permettendo di unire tutti i luoghi di lavoro più importanti dell’Eur, dai Ministeri, all’INPS, dalle Poste, all’area metropolitana, i cui uffici sono molto importanti dal punto di vista dell’afflusso, per la prima volta con questi minibus elettrici senza conducente.

D: Il trasporto e le metropolitane: la Capitale che si sposta per lavorare, unita all’afflusso dei turisti. Quali tempi per terminare i lavori in corso e quali possibilità future per ampliare i percorsi?

R: Abbiamo due velocità: la prima è quella dei tram, che sono molto più veloci da realizzare e pensiamo a due linee entro il dicembre 2024, e altre 2 entro il 2025/2026. Tra l’altro sono tempi obbligati, poiché sono legati ai finanziamenti del PNRR. Quindi sono quattro linee di tram che porteremo a destinazione come obiettivo, entro il 2026. Poi apriremo due stazioni della metropolitana entro il dicembre 2024, che sono Porta Metronia di Metro C e Colosseo (ex Fori Imperiali), quest’ultima molto importante perché unirà per la prima volta la linea C con la B, cominciando a realizzare quest’intelaiatura su ferro, di trasporto rapido di massa con oltre i 10000 passeggeri l’ora, i quali si riverseranno dopo aver incontrato la linea A, a San Giovanni. Ulteriore notizia epocale, dopo che il governo Draghi aveva concesso un miliardo e settecentomila euro, per fare a Venezia un pezzo della T2, il governo Meloni ha riconosciuto per Roma due miliardi e centomila euro per arrivare fino alla zona della Farnesina. È ovvio che una metropolitana a Roma non è come costruirla a Milano, poiché ad esempio la stazione Venezia, si presenta come tra le più difficili, non solo per i reperti archeologici, ma anche per la difficoltà del terreno, nonchè la sua tipologia, che la rende dal punto di vista ingegneristico complicatissima.

D: Roma - Lido e Roma - Viterbo: quale evoluzione si prospetta in merito per tutti i problemi cui l’utenza deve fare fronte?

R: Sono due linee che sono in gestione alla Regione Lazio, e dal gennaio scorso al Cotral e ad Astral, quindi non più di pertinenza del Comune di Roma. Detto questo c’è però un importante programma di rifacimento della linea, con quattro asset delle infrastrutture su ferro che sono: l’armamento, il sistema elettrico, il sistema di segnalamento e i convogli. Tutti verranno rinnovati con un importantissimo finanziamento che arriverà a ottocento milioni di euro su entrambe le linee e credo che nei prossimi due anni parleremo di una linea importantissima come Metro – Mare e la linea Roma – Viterbo, che potrà essere collegata al sistema della mobilità metropolitana.

D: La riapertura della stazione ferroviaria di Vigna Clara: vi è stato un riscontro visibile, anche come sinergia per il trasporto pubblico romano, o è ancora presto per parlarne?

R: È una stazione riaperta dopo ben 36 anni, e abbiamo riaperto un pezzo dell’anello ferroviario che da Vigna Clara va a Valle Aurelia. È evidente che quel tratto, in questo momento, viaggia su un solo binario, quindi è necessario raddoppiarlo in quel tragitto entro il 2025 e chiudere l’anello ferroviario da Vigna Clara in smistamento alla stazione Val D’Ala. Se si considera in quanto tale, Vigna Clara non ha un senso trasportistico eccessivo, perché presenterebbe pochi passeggeri, ma se si ragiona a lungo termine, con la chiusura dell’anello ferroviario, la costruzione di una porzione di tram che porterà fino a Vigna Clara, è evidente che diventerà molto importante.

D: Il trasporto pubblico e la disabilità: state pensando ad ulteriori proposte al fine di garantire un servizio di indiscutibile importanza?

R: Il tema della disabilità, ormai è entrato nelle agende politiche in maniera prepotente, ma anche da un punto di vista legislativo; tutte le pubbliche amministrazioni e tutte le aziende sono obbligate a rendere accessibile a tutti il trasporto. Ad esempio i treni della tratta Termini – Giardinetti, non sono oggi accessibili ai disabili, è evidente che nel rifacimento di quella linea noi dovremo pensare a dei mezzi che consentano l’accesso ai disabili, come per gli autobus ATAC di oggi, dotati di pedana ribaltabile o elettrica. Detto ciò non basta perché dobbiamo lavorare anche sui taxi, per fare in modo che siano accessibili anche ai disabili, come su ascensori e scale mobili, poiché non esiste solo la persona in carrozzina ma anche coloro che presentano ridotte capacità motorie, e quindi devono essere funzionanti. Purtroppo quello che è successo nel corso degli anni e che questi impianti di traslazione non sono stati revisionati nei tempi, e quindi ci si ritrova oggi con questo ritardo. Ho portato una delibera nel novembre 2022, per tutti gli impianti che scadranno nel 2024, quindi con due anni di anticipo, tentando di iniziare a programmare tutti gli impianti di traslazione che dovranno essere revisionati tra due anni. 

SI CHIUDE LA DUE GIORNI DI EVENTO LANCIO DI “WAVE - SMART MOBILITY MAGAZINE”

(Roma, 30 novembre 2022). Si conclude oggi la due giorni di evento per il lancio di WAVE - Smart Mobility Magazine, rivista trimestrale che accompagnerà i lettori alla scoperta della mobilità del futuro attraverso il racconto degli stakeholder coinvolti nello sviluppo di nuovi mezzi, servizi e infrastrutture per la mobilità.

L’evento, tenutosi nelle giornate del 29 e 30 novembre 2022 presso La Lanterna di Fuksas a Roma, ha messo insieme tutti i protagonisti della mobilità sostenibile e del futuro, da attori istituzionali ai top manager dei settori della mobilità e dei trasporti.

Ad aprire i lavori, Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che rimarca le priorità del Governo in ambito di mobilità sostenibile: “Innanzitutto, il Governo sta pensando di ristrutturare il sistema stradale, autostradale e ferroviario del Paese con importanti investimenti. Le attuali infrastrutture presentano alcune criticità a confrontarsi con i sistemi di trasporto, sia in termini di rifornimento che sul tema della sensoristica. Oggi poi, il settore della mobilità va di pari passo con il tema della digitalizzazione e del 5G, che permette di portare le fibre all’interno dei sistemi autostradale e ferroviario per raggiungere anche quelle aree che oggi non vengono cablate. Serve quel passo in più affinché la sostenibilità ambientale non rimanga una parola vana, ma permetta di migliorare la qualità dei servizi ai cittadini”.

Simone Demarchi, Amministratore Delegato, Axpo Italia ribadisce: “Per dare impulso alla mobilità sostenibile in Italia è fondamentale anzitutto lavorare sul miglioramento infrastrutturale del Paese, agevolando gli investimenti tramite la semplificazione normativa e autorizzativa. La mobilità a impatto zero non può che essere il risultato di un sistema virtuoso che unisca al prodotto una rete di approvvigionamento energetico stabile e in cui le energie rinnovabili abbiano un ruolo primario. Come Axpo Italia siamo costantemente impegnati a disegnare soluzioni che partecipino in modo concreto alla transizione energetica.”

“La ferrovia contribuisce al 6% degli spostamenti complessivi e per lo 0,1 percento alle emissioni di CO2. La sfida principale non è ridurre ulteriormente lo 0,1%, ma incrementare il 6% e far crescere la quota modale, che significa non lavorare solo sul ferro, ma su tutte le infrastrutture in maniera ordinata e coordinata. Quindi lavorare anche sull’accessibilità, sulle grandi dorsali di traffico e sui nodi urbani. Il primo step è certamente legato alle infrastrutture, quanto più riusciamo a completarle, tanto più investiamo nel sistema dei trasporti del Paese. Questo è l’elemento qualificante del PNRR ferroviario. Il funzionamento sinergico dei servizi di trasporto non solo aumenta la connettività del Paese, ma incrementa anche la sua competitività.” Lo ha dichiarato Fabrizio Favara, Chief Strategy Officer del Gruppo FS.

“ITA Airways assegna la massima centralità al rinnovo della flotta. - lo ha detto Fabio Lazzerini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di ITA Airways - L'anno prossimo il 50% degli aeromobili saranno di nuova generazione e nel 2026 avremo la flotta più giovane e più green d'Europa che garantirà minori emissioni per circa il 27% di CO2 e quindi un risparmio equivalente dei costi di carburante e minori costi di manutenzione. Ma è necessario che gli investimenti sulla decarbonizzazione, nostri come degli altri attori del trasporto aereo, siano accompagnati dal supporto delle istituzioni in ottica di Sistema Paese.”

Marco Santucci, Amministratore Delegato, Jaguar Land Rover: “La cultura, in questo momento di forte transizione verso una forma mentis sostenibile e’ importantissima. C’è un vero gap culturale che va superato e credo che per questo ci venga in  aiuto la UE che ha fissato un tetto al 2035 permettendo alle aziende e ai consumatori di pianificare per essere pronti per quella data. Noi con due marchi , seguiamo due strade diverse: da un lato con Jaguar forziamo il mercato, passando in due anni a vetture solo elettriche, dall'altro con Land Rover invece affianchiamo modelli elettrici a quelli elettrificati. In questo modo cerchiamo con Jaguar di spingere il mercato, con Land Rover di venire incontro a chi ha difficoltà - soprattutto culturali - a passare al full electric". La sostenibilità nell'auto si ricerca , all’origine, in fase di progettazione, lavorando fianco a fianco con i fornitori, per identificare materiali e forme per raggiungere obiettivi particolari. Un esempio per tutti, sulle Range Rover abbiamo un tessuto alternativo a tutti quelli che conosciamo: è più morbido, robusto, bello e fascinoso al tatto E’ un materiale  molto prezioso , da interior design  che  ci traguarda alle nuove frontiere del lusso in ambito automotive. Ma va 'spiegato' ai clienti che cercano sempre la pelle. Sono tessuti che nascono da materiali recuperati, ad esempio la plastica presa dal mare, lavorati in modo molto particolare. Hai un prodotto  bello . di altissima qualità che ti rende  appagato da un punto di vista estetico, ma anche  etico , di rispetto per l’ambiente che ci circonda.”

A chiudere la due giorni di evento le parole di Alessandro Morelli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel colloquio con Giuseppe De Bellis, Direttore SkyTg24: “Per una transizione del buonsenso lontana dalle ideologie che l’hanno fatta da padrona negli ultimi anni. La transizione digitale deve partire dal presupposto di una ‘neutralità digitale’ che lasci al mercato la via migliore per raggiungere rapidamente gli obiettivi di modernizzazione del Paese. La transizione ambientale deve avere al centro l’uomo con il concetto che territori antropizzati devono essere gestiti in maniera efficiente lasciando agli “ambientalisti da salotto” le sterili polemiche sull’utilizzo delle risorse. Il concetto di base è che la transizione deve essere coerente con le necessità di aziende e amministrazioni perché il rischio è quello di lasciare indietro intere parti economiche e sociali del nostro Paese, un pericolo che in questa fase storica non possiamo correre.”

L’evento nasce da un’idea di Core, società specializzata nella comunicazione corporate e istituzionale, e ha ricevuto i patrocini della Commissione Europea, del Comune di Roma - Assessorato alla mobilità, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Gruppo Unipol è il main partner dell’edizione 2022 che sarà realizzata insieme ad AXPO Italia, Enel Italia, Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, ITA Airways, Jaguar Land Rover Italia, e avrà come content partner il think tank “The Urban Mobility Council”. Media partner dell’evento saranno Ansa e SkyTg24.

Eugenio Patanè
© foto di Alessandra Broglia
Sezione: Esclusive / Data: Gio 01 dicembre 2022 alle 19:31
Autore: Redazione PN
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