La tornata elettorale appena conclusasi cela dietro di sè un risultato oggettivamente inequivocabile: l'esigua natura performante del Movimento 5 Stelle sui singoli territori.

Per poterne trarre una chiave di lettura maggiormente approfondita, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Rapahel Raduzzi, deputato pentastellato.

Partiamo dall'esito delle regionali: le vostre percentuali, a livello complessivo, sono troppo esigue.

"E' una batosta pesantissima, inutile girarci intorno. I vari governatori hanno goduto di una sovraesposizione mediatica, ovviamente non voluta, legata all'emergenza Covis e sono stati tutti quanti, a livello complessivo, riconfermati".

In Veneto, sua regione, ha stravinto Zaia.

"In Veneto c'è stato, tra l'altro, uno spin a livello mediatico su Zaia, legato nel cercare di scalzare Salvini. Noi abbiamo perso, oggettivamente, male".

Ha tentato di dedurre le cause della sconfitta, subito a caldo?

"Sulle dinamiche territoriali hanno inciso, indubbiamente, alcune dinamiche nazionali. E non voglio aggiungere altro a riguardo".

Passando al versante governativo: entro breve perverranno le risorse legate al Recovery Fund. Qual è la proposta di utilizzo del M5S?

"Non vorrei smorzare gli entusiasmi, ma non arriveranno così tanti fondi: delle cifre di cui si è parlato potremmo beneficiare nell'immediato, infatti, soltanto del 6%. Se vuole sapere la mia idea dobbiamo essere bravi ad incidere in maniera preponderante sulla prossima legge di bilancio".

In che modo?

"Dobbiamo puntare su maggiori investimenti pubblici in ottica 2022 e 2023, e dare respiro al paese attraverso un sistematico abbassamento delle tasse".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 24 settembre 2020 alle 14:00
Autore: Luca Cavallero
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