La crescita della Calabria, unita alla difficoltà dei giovani ad emergere. Quale migliore occasione per discuterne con il prof. Francesco Malara dell’Università della Calabria. Autore di 47 pubblicazioni su riviste internazionali con referenze in tutta Europa, oltre a 35 articoli pubblicati su atti di congressi nazionali ed internazionali, ha anche presentato numerose relazioni in congressi europei. Rappresenta un pilastro dell’insegnamento accademico calabrese e la redazione di PoliticaNews.it ha deciso di contattarlo per un’intervista davvero ricca di spunti di riflessione.


Negli scorsi giorni abbiamo parlato con l'europarlamentare di FdI Denis Nesci, che ci ha illustrato quali sono secondo lui i punti salienti della Regione Calabria: risultati sulla depurazione, nelle infrastrutture aeroportuali, con incremento di voli e progetti di qualificazione delle aerostazioni, un approccio decisionista sulla sanità. Condivide questa visione?

“In parte sì, però occorre riflettere su queste priorità. Esse confermano che ancora siamo agli albori dello sviluppo. Sono temi riguardanti i servizi pubblici, che altrove sono già acquisiti. Essi sono prodromici al vero sviluppo. Questo conferma che ne abbiamo ancora di strada da fare. Siamo al livello che dobbiamo garantire la balneabilità delle nostre acque, la riduzione dei tempi di distanza da e verso la nostra regione e la garanzia del diritto alla salute. La qualità della vita della Calabria deve crescere sensibilmente”.

A livello nazionale i giovani fanno moltissima fatica ad entrare nel mercato del lavoro. Abbiamo davvero voglia di investire sui giovani, oppure s'intende solo considerarli accessori, mettendoli in vetrina per fini personali?

“I giovani devono avere l’opportunità di esprimersi e la possibilità di scegliere la propria strada. Vede, il parziale soddisfacimento dei bisogni primari, la generale crescita del livello cultura le comporta quello che altrove viene definito ‘il diritto alla ricerca della felicità’, il cui algoritmo è oggetto di studi in sempre maggiore approfondimento. D’altronde, l’aver abbastanza abbattuto le barriere di accesso all’informazione comporta che tutti hanno la possibilità di confrontare se stessi ed il proprio mondo con l’intero universo. La scelta dell’individuo rappresenta un passaggio diverso e ulteriore. Quindi, noi che amministriamo a vari livelli i beni pubblici abbiamo il dovere di fare in modo che i giovani possano scegliere cosa fare e dove fare quello che scelgono di fare e lo possiamo fare in differenti modalità: inizialmente capendo le tendenze dei propri cittadini (ma per farlo occorre stare in mezzo a loro), poi eliminando tutte le barriere che vi si frappongono (servizi, cultura, reddito, salute), fino ad avviare il tracciato di più strade possibili, basate programmazione, visione e l’ottimizzazione delle risorse. Ecco perché amo definire il ruolo di sindaco come colui il quale è un ‘inseguitore di sogni’ ed anche un ‘creatore di opportunità’. Infatti chi più di un sindaco può, citando Gianluca Carofiglio: ‘Stare con i piedi nel fango per aiutare gli altri ad uscirne, ma tenendo sempre lo sguardo alto verso l'orizzonte delle regole, dei valori, delle buone ragioni’. Altra cosa è la retorica, molto più comoda, molto più veloce, molto meno impegnativa”.

La manovra sul fisco e sull'evasione è stata bollata da diversi organi, tra questi BankItalia, come un passo di arretramento del Paese. È ottimista per le sfide future che attendono l'Italia in campo economico?

“L’impressione è che lo spazio di manovra fosse molto limitato, ma nel poco che si poteva fare sembra di scorgere una virata verso il lobbysmo, più che verso l'angioplastica coronarica (la disincrostazione dei vasi comunicanti) necessaria a creare quelle opportunità. Ottimismo verso il futuro? Mi fa piacere citarle Kant: ‘Il mondo va verso il meglio: non bisogna essere utopistici ma certamente il mondo di oggi è migliore di quello del passato, e quello del futuro sarà migliore di quello presente.  D’altronde, se così non fosse, ci sarebbe un grande problema per l’umanità non solo futura ma anche presente”.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 24 dicembre 2022 alle 11:00
Autore: Niccolò Anfosso
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