Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Gianni Pittella, ex Presidente de Parlamento Europeo, attualmente senatore del Pd.

Come commenta le scuse di Di Maio rispetto all’assoluzione del sindaco Uggetti?

"Rendo merito all'evoluzione culturale deI Movimento 5 Stelle e alle parole del loro più intelligente leader politico, Di Maio. Ma non ho smarrito memoria del ricorso violento alla gogna mediatica, al cieco giustizialismo, alla presunzione di colpevolezza che ha caratterizzato a lungo e in parte caratterizza ancora un pezzo del massimalismo del nostro Paese. La passione per la forca non è così recente tanto quanto il Movimento. Ma quest'ultimo aveva saputo trasformarlo da impulso qualunquista a cardine di battaglia politica. Ora, a partire dalla riflessione di Di Maio, dico mai più monetine lanciate come pietre d'ingiustizia, come dardi avvelenati. Ritroviamo tutti insieme la via della civiltà del diritto e della Costituzione. Non sarebbe normalizzazione ma civilizzazione della vita pubblica e delle istituzioni".

Come giudica la questione “blocco dei licenziamenti”? Quali risvolti si attende?

"La parola d'ordine di questa fase è tornale allo sviluppo. Se non si ritorna a generare utili, a produrre export, alla vita economica piena, non ci sono blocchi che tengono, camicie di forza che tengano. E mi pare il governo ce la stia mettendo tutta. Vaccinazione di massa e parallele, progressive riaperture. Aver usato un mix di cassa integrazione e blocco dei licenzialmenti è stato fondamentale e lumgimirante. Ora non saprei identificare il giorno giusto, la data precisa in cui tornare alla vita ordinaria dell'economia ma quel tempo è arrivato e se sapremo utilizzare le risorse nazionali ed europee ci sarà un tale rimbalzo, soprattutto nei settori economici più penalizzati, che indicatori di Pil e di occupazione torneranno a viaggiare col segno più nel quadro di una ripresa sostenuta non solo italiana".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 03 giugno 2021 alle 10:30
Autore: Luca Cavallero
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