Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Nicola Pellicani, deputato quota Pd.

Come commenta le parole di Draghi alle Camere?

"Ho molto apprezzato l’intervento di insediamento del presidente Draghi, improntato alla concretezza, all’interno di una cornice chiara: europeista e atlantista entro cui realizzare alcune riforme essenziali che attendiamo da tempo e utilizzare al meglio le risorse del Next Generation Eu. Draghi ha svolto un discorso di ampio respiro, indicando la strada da seguire per superare la crisi sanitaria ed economica, che rappresentano la priorità da affrontare. A cominciare dalla necessità di sbloccare la vaccinazione di massa che rappresenta la priorità. Sono state molto importanti anche le parole riservate da Draghi all’aumento delle povertà e delle disuguaglianze, seguite all’emergenza Covid, che sono suonate come un vero e proprio campanello d’allarme. Ciò comporterà interventi nel segno della protezione sociale e del lavoro. Va sempre nella direzione di una maggiore giustizia sociale, la riforma del fisco in senso progressivo sostenuta da Draghi. E’ un’ottima notizia dal mio punto di vista la nascita di un ministero sulla Transizione Ecologica cui toccherà tradurre in misure concrete la maggior parte delle risorse derivanti dal Recovery Plan. Per realizzare fino in fondo un così ambizioso programma dovrà svolgere la sua parte fino in fondo anche il Parlamento. Da tempo il ruolo del Parlamento è svilito, divenendo sempre più periferico rispetto all’esecutivo. Sono convinto che l’autorevolezza di Draghi, e l’ampia maggioranza che lo sostiene, favorirà il recupero di centralità di Camera e Senato, dove ci sarà maggior disponibilità al confronto di merito al di là di posizioni radicali e precostituite. Non c’è dubbio che questo governo di salute pubblica, nato su iniziativa del Presidente della Repubblica Mattarella, rappresenta un fallimento della politica, che non è stata in grado di offrire una soluzione alla crisi determinata dalle dimissioni del governo-Conte. Mi auguro che questa stagione di tregua tra i partiti, sia occasione di rigenerazione per la politica. Quel che è certo è che dopo il governo Draghi non si ripartirà da com’eravamo prima come se nulla fosse. Si è aperta una fase nuova che obbligherà la politica a riorganizzarsi. In realtà il quadro è già cambiato, il centrodestra ha rotto l’asse con Fratelli ‘Italia e la Lega ha compiuto una svolta europeista e riformatrice che bisognerà valutare nel tempo, per capire se si tratta di una scelta che porta il Carroccio nell’alveo del Partito Popolare europeo pure semplice opportunismo. Anche il travaglio che sta vivendo il Movimento 5 Stelle è il segno che si andrà verso una disarticolazione delle forze politiche com’erano prima. Lo stesso Pd dovrà necessariamente ridefinire la propria identità e riorganizzare il campo progressista. Insomma siamo d fronte a una stagione di cambiamenti che se andrà a buon fine, migliorerà il quadro politico".

Quali sono, a vostro giudizio, le priorità più incombenti, ora come ora?

"C’è poco tempo per realizzare un programma molto ambizioso, ma necessario per rilanciare il Paese. Non c’è dubbio che la priorità è rappresentata dall’emergenza sanitaria. In particolare dalla campagna vaccinale".

La maggioranza a sostegno di Draghi è oggettivamente variegata. Teme ripercussioni in tal senso?

"Solo strada facendo potremo misurare la tenuta del governo Draghi. E misure a in particolare la capacità delle forze politiche di fare sintesi per risolvere i problemi dei cittadini. Mi auguro perciò che si arrivi a fine legislatura dando il maggior numero di risposte, perché questo è il compito di governo e Parlamento".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 24 febbraio 2021 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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