In merito alle imminenti elezioni regionali in Veneto, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Elena Paolizzi, membro dello staff di Sara Quaglia, nell'ambito della lista "Il Veneto che Vogliamo".

Come giudica la gestione dell'emergenza Covid da parte di Luca Zaia, vostro competitor alle imminente regionali?

"Dai media nazionali, in una certa fase, sembrava che Zaia fosse il miglior governatore in Italia. In realtà, essendo lui un politico di lungo corso, è stato molto astuto nell'anticipare i provvedimenti del governo - di cui, da presidente di Regione - era già a conoscenza, favorendo la disposizione di ordinanze stringenti".

In una certa fase del lockdown però i contagi in Veneto erano realmente meno consistenti rispetto a regioni confinanti come la Lombardia...

"Certo, e ciò è dettato principalmente da due fattori: la non totale privatizzazione della sanità a discapito della medicina territoriale, a differenza della Lombardia, e l'apporto del professor Crisanti. Grazie a lui (Crisanti ndr), il Veneto è riuscito ad individuare subito la strada da percorrere - tamponi a tappeto e circoscrizione dei focolai - ed evitare il più possibile la propagazione del virus. Zaia e il suo apparato di comunicazione sono stati poi molto abili nel prendersi, a dovere, meriti non propri".

Quali sono le urgenze programmatiche più incombenti, a vostro giudizio?

"Abbiamo sicuramente una proposta amministrativa completamente contrapposta rispetto alla visione, supposto che vi fosse, di quella uscente. Vogliamo cambiare il Veneto".

Seguendo quali direttrici?

"Innanzitutto una rivalorizzazione del nostro territorio: la giunta Zaia si è resa responsabile di un dissesto ambientale spaventoso. Secondo alcune statistiche, il Veneto sarebbe addirittura la seconda regione italiana, caratterizzata da un maggiore - e inutile - consumo di suolo nell'anno 2018... La mia provincia, quella di Rovigo, è la prima in tale novero, sempre considerate queste statistiche. Dopodichè c'è un secondo tema principale".

Prego.

"La riqualificazione delle reti, sotto tutti i punti di vista: digitali e dei trasporti. Cercare di snellire e velocizzare. Bisogna creare più collegamenti possibili, interni alla nostra regione. Sul verante digitale, il lockdown ha posto poi delle problematiche ben precise a cui bisogna porre delle risoluzioni ben precise".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 27 agosto 2020 alle 16:30
Autore: Luca Cavallero
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