Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Ubaldo Pagano, esponente quota Pd.

Come commenta la scelta improvvisa da parte di Conte?

"La decisione del Presidente Conte è tutto fuorché improvvisa. Anzi, è stato giusto, costatati i numeri della fiducia votata al Senato la scorsa settimana, rimettere la questione politica nelle mani del Presidente Mattarella. In tal senso, si è trattato di una scelta corretta dal punto di vista puramente costituzionale e, mi lasci dire, coraggiosa dal punto di vista politico. Nessuna persona di buon senso e di buone intenzioni rinuncerebbe mai al Governo del Paese, in special modo in un momento come questo. Con quella mossa Conte ha dimostrato di tenere molto più alle buone sorti dell’Italia che alle sue prospettive politiche".

Quale scenario prevede, ora come ora?

"Eviterei previsioni francamente. La politica è il regno del possibile e credo che a molti più parlamentari di quanti lo ammettono, importi dare al Paese un Governo stabile in una fase cruciale come questa. Sono convinto che prevarrà il dialogo e che il prossimo Esecutivo potrà contare su una maggioranza più ampia di quella avuta finora. Mi auguro che a guidarlo sia ancora Conte che rimane un elemento di importante legame con i cittadini italiani che hanno giustamente visto in lui, lungo il corso di questa lunga crisi sanitaria ed economica, uno stabile punto di riferimento. Sarebbe altrettanto importante per dare continuità al buon rapporto con l’Unione Europea, sede nella quale sia il Presidente Conte che i Ministri Gualtieri ed Amendola hanno fatto valere con successo gli interessi dell’Italia".

Accettereste di convergere in un ipotetico esecutivo di unità nazionale?

"Non esistono appoggi sufficienti ad esecutivi di unità nazionale in questo Parlamento perché la destra sovranista non condividerà mai la responsabilità delle scelte necessarie per la sopravvivenza del Paese ma che possano essere anche impopolari. A loro interessa solo soffiare sulla paura e sul malcontento che si genera facilmente nei momenti di crisi acuta, ma quando devono assumersi la responsabilità di risolvere questioni complesse scappano a gambe levate per evitare di mettere a nudo l’assenza di una proposta programmatica vera per risolvere i problemi degli italiani".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 29 gennaio 2021 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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