Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Fabrizio Ortis, senatore ex M5S.

Come commenta l’ormai sicura estensione delle restrizioni del Dpcm, contemplanti anche Pasqua?

"Va bene dare un giro di vite in corrispondenza di una fase di aggravamento. Gli esperti ci dicono che purtroppo siamo alle soglie di una terza ondata di questo maledetto virus, che ha stravolta la vita di noi tutti, ma le strette non possono essere vanificate dai tanti comportamenti non rispettosi delle regole sul distanziamento. Se si limitano le libertà personali, occorre un forte controllo sanzionatorio di chi si comporta male, perché solo in questo modo riusciremo a ridurre il più possibile i disagi per i cittadini. Siamo da un anno in trincea, ma le guerre si vincono tutti insieme. Per questo auspico che al dettato teorico che impone rinunce e sacrifici, seguano consequenzialmente provvedimenti esemplari per chi non si adegua: non può essere costretto a chiudere chi subisce, indirettamente, il malcostume altrui favorendo il contagio. Altrimenti a rimetterci saranno sempre gli stessi: ovvero chi rispetta le regole con grande senso civico. Bisogno poi continuare a provvedere ai ristori per le categorie colpite dalle chiusure, aumentando sia la platea che l'entità degli stessi, l'epidemia sta durando troppo e bisogna evitare di sfilacciare ulteriormente il tessuto produttivo del Paese".

Quali sono i provvedimenti più urgenti da attuare in chiave vaccini, da parte del governo?

"Bisogna partire con una vaccinazione realmente a tappeto, acquistando il siero dove possibile per avere il giusto quantitativo di dosi e, più ancora, velocizzare la campagna vaccinale, sulla falsariga di quanto fatto, ad esempio, negli Stati Uniti. Non va dimenticato poi un investimento massiccio sulla ricerca per il vaccino italiano: averlo pronto significherebbe gestire direttamente la produzione sul territorio e colmare il gap con altri paesi, come la Gran Bretagna, che ha vaccinato 20 milioni di persone in pochissimo tempo e, anche con una sola dose, ridotto il tasso dei ricoveri dell’80 per cento, decongestionando finalmente gli ospedali dopo mesi di sofferenza".

Come commenta l’operato di Arcuri?

"La sua defenestrazione odierna mi sembra un atto dovuto. Era stato messo a capo di una macchina che doveva funzionare come un orologio ma non è stato all’altezza delle aspettative, pur tra le mille difficoltà del caso. Auspico che il nuovo commissario per l’emergenza faccia decisamente meglio, anche se ultimamente i generali non hanno dato grande prova di sé come commissari, come si è visto finora in Molise o in Calabria per la sanità. Certamente vigileremo sul suo operato senza fare sconti".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 03 marzo 2021 alle 11:45
Autore: Luca Cavallero
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