I sondaggi lo dicono chiaramente: l’ascesa di Fratelli d’Italia è continua, tanto che nella coalizione di centro destra, più di qualcuno ipotizza una leadership a firma Giorgia Meloni. Ne abbiamo parlato, in esclusiva per politicanews, con l’onorevole Mauro Rotelli:

“ Nella nostra coalizione abbiamo uno schema consolidato: il leader è colui il quale guida il partito che in quel momento prende più consensi. I sondaggi ci inorgogliscono e ci fanno piacere , ma debbono essere confermati dalle urne. E’ del tutto evidente che noi lavoriamo affinchè Giorgia Meloni possa essere la leader del centro destra unito”

Gli stessi sondaggi dicono anche che parte dell’elettorato della Lega si sta spostando verso Fratelli d’Italia

“ Abbiamo anche noi questa percezione, ma non è una novità è la storia del centro destra. Da sempre i vasi sono stati comunicanti. Basta fare un piccolo passo indietro e già da quando c’era il Polo della Libertà i voti si scambiavano. Noi invece dobbiamo fissare adesso un altro obiettivo e cioè quello di guadagnare ulteriore consenso al di là del perimetro del centro destra. Non è importante che un cittadino  passi dalla Lega a Fratelli d’Italia, è invece strategico convincere un elettore del Pd o dei 5 stelle a votare per noi, perché li puoi costruire la vittoria. Non sappiamo ancora quale sarà la prossima legge elettorale, ma a prescindere non dobbiamo contenderci i consensi nella coalizione, ma convincere chi al momento sta al di fuori del nostro perimetro.”

Guardando all’attualità, come reagisce il paese alla così detta fase 3?

“ Sono stati mesi duri e difficili. La percezione è che si possa andare incontro a mesi durissimi. L’emergenza sanitaria, che nessuno deve mai dimenticare, potrebbe nascondere una crisi economica pesantissima se tutti gli scostamenti di bilancio che il parlamento ha approvato, con il fattivo apporto di Fratelli d’Italia e del centro destra, non diventeranno operativi e concreti. Se non sarà cosi, l’autunno rischia di diventare una bomba dal punto di vista sociale”

Si poteva fare di più e meglio ?

“Noi abbiamo dato fiducia massima. Ma voglio ricordare una cosa. Quando è scoppiata l’emergenza Covid,  parlammo di una necessità di circa 100 miliardi di euro.  Allora tutti i nostri leader vennero derisi, sfottò nei confronti della Meloni e non solo. Bene, vi ricordo ancora che il Governo partì con un’idea di circa 3, 5 miliardi di euro. Proseguo: la chiusura delle scuole, venne anticipata da un’agenzia Ansa, con il consiglio dei ministri in corso, sconfessata pochi minuti dopo dal ministro Azzolina e dal premier Conte. Dopo qualche ora, arrivò invece   l’annuncio dello stop alle lezioni. E mi fermo qui. Ma questi due aspetti danno l’idea di come il Governo è andato in confusione completa e totale. Voglio dire un’altra cosa. I partiti tradizionali, e penso al nostro, ma anche a Forza Italia, e allo stesso partito Democratico, non avrebbero mai permesso che due ministri come Bonafede o la Azzolina, rimanessero al loro posto dopo tutto quello che sta accadendo negli ambiti di loro competenza. Per noi la critica è forte: aggiungo ancora. Nessuna delle proposte avanzate dal centro destra sono state prese in considerazione. Vedremo adesso come si comporterà l’esecutivo in merito al decreto rilancio sul quale stiamo lavorando in commissione”

A settembre si voterà per le regionali. Sarà un test importante anche a livello di equilibri politici?

“Intanto sottolineo come  la nostra coalizione abbia già trovato la quadra per i candidati. E’ un ottimo punto di partenza. Non abbiamo ancora una data certa, ma si parla di un vero e proprio “election day “ suddiviso  in due giorni. Più di 1000 comuni che vanno al rinnovo,  7 regioni  e il referendum sul taglio dei parlamentari. Anche qui devo dire che la scelta non è stata delle migliori. Se verrà confermata la data del 20 e 21 settembre immaginate tutte le complicanze per l’anno scolastico, che dovrebbe cominciare il 14, ma anche per le pratiche burocratiche che verranno praticamente svolte a cavallo del ferragosto con tutto ciò che ne consegue anche per la stagione turistica, visto che secondo un nostro studio saranno circa 500.000 le persone impegnate in tutto questo. Nuovi equilibri? Vedremo: ovvio se il Pd dovesse perdere più di una regione , penso alla Puglia e alle Marche, beh stavolta proprio senza conseguenze non se la passeranno. Secondo me ce la possiamo giocare anche in Toscana con Susanna Ceccardi. Siamo pronti ad affrontare tutte le sfide. Questo è certo”    

Sezione: Esclusive / Data: Mer 24 giugno 2020 alle 13:30
Autore: Alessandro Santarelli
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