Riguardo all'attualità politica, connotata principalmente dallo scontro Renzi-Conte, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Giuseppina Occhionero, esponente quota Italia Viva.

Come Italia Viva vi siete posti in avversione, sin dalle prime battute, rispetto al Recovery Plan di Conte...

"Premetto che, al momento, disponiamo solamente di linee guida e orientamenti di massima; ogni commento andrà quindi sviluppato una volta che Governo e Parlamento – come mi auguro, di comune accordo e con pieno, reciproco coinvolgimento – abbiano definito in modo esaustivo progetti e stanziamenti".

Renzi è sempre più critico: giungerà allo strappo definitivo?

"Noi parliamo di temi tangibili e concreti. Per quanto si va prefigurando, Italia Viva, con il nostro leader Matteo Renzi, ha individuato 61 punti da sottoporre all'attenzione del Ministro Gualtieri e ha lanciato il progetto CIAO 2030 che si poggia su 4 pilastri: -Cultura come asset fondamentale per la nostra economia, oltreché uno dei tratti distintivi dell’Italia nel mondo -Infrastrutture - Ambiente -Opportunità E poi sul Mezzogiorno, mi sia concesso dire che scorrendo il documento, mi sembra manchi una strategia organica per il rilancio del Sud, da implementare attraverso i fondi europei. Come ben documentato nel recentissimo rapporto presentato dallo SVIMEZ per il 2020, interamente dedicato al tema, con il dispositivo Next Generation E.U. potrebbe mettersi mano a tutti i dossier più urgenti del Sud: le infrastrutture e i trasporti, l’intermodalità delle merci, le criticità del sistema scolastico, la scarsa copertura dei servizi di asilo nido, l’ammaloramento del sistema idrico, l’insufficiente garanzia del diritto alla salute, rispetto a performance nei LEA drammaticamente inferiori rispetto a quelle assicurate nel Centro-Nord. Si tratta di un’occasione da non perdere. Per questo ritengo che, a monte, vadano adottati criteri di riparto e distribuzione territoriale delle risorse ad ampio spettro, che, oltre al dato demografico – necessario, ma da solo certo non sufficiente – considerino anche ulteriori indicatori, quali il reddito e la spesa pro-capite, il tasso di disoccupazione, il livello di scolarizzazione, la disponibilità di infrastrutture e servizi delle aree destinatarie degli interventi. Ciò in quanto la coesione economica, sociale e territoriale sono le stelle polari dell’intervento europeo, oltreché della nostra Costituzione".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 06 gennaio 2021 alle 16:30
Autore: Luca Cavallero
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