Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Silvia Nalin, esponente di Più Europa.

Come commenta le riaperture annunciate dal premier Draghi?

"Reputo che non ci fosse alternativa alla riapertura dopo oltre un anno di chiusure sia per motivazioni economiche che di tenuta sociale data la profonda frattura di trattamento riservata ai lavoratori dipendenti a differenza dei lavoratori autonomi tuttavia c'è da chiedersi se dopo oltre un anno si sia fatto tutto il possibile per garantire la tutela alla salute nella riapertura delle attività e io personalmente credo di no. Durante la pandemia sono venute drammaticamente alla luce tutta una serie di "cedimenti strutturali" nel campo della sanità territoriale e delle politiche di welfare dovuti all'incuria di almeno 20 o forse 30 anni. La soluzione a quanto stiamo vivendo non potrà che essere "sistemica" nel senso che dovrà riguardare molteplici ambiti politici : dalla sanità territoriale alle politiche di welfare ovvero di ammortizzatori sociali, in particolare per i giovani e le donne due categorie fortemente penalizzate dalla pandemia".

Come giudica, sin qui, l'operato di Speranza?

"Per quanto riguarda l'operato del ministro Speranza personalmente sono molto critica con il suo operato ma non vorrei si facesse l'errore di fare di un singolo ministro il "capro espiatorio" di una politica inadeguata di gestione della sanità iniziata ben prima di lui che si è rivelata in tutta la sua drammaticità mettendo il nostro paese tra i primi per decessi per numero di abitanti. Voglio ricordare i decessi avvenuti in Lombardia da molti additata come "fiore all'occhiello" della sanità in Italia. I fatti hanno evidenziato che la realtà era tutt'altra, non esisteva nessuno fiore all'occhiello e tutti noi abbiamo capito che una buona politica può fare la differenza tra la vita e la morte".

Sezione: Esclusive / Data: Dom 18 aprile 2021 alle 15:30
Autore: Luca Cavallero
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