Nel panorama politico nostrano sta prendendo sempre più piede il consolidamento di un polo di matrice centrista, includente Azione, Italia Viva e Più Europa (oltre, quantomeno per quanto concerne l'elettorato, le istanze liberali di Forza Italia).

In merito a ciò, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Gabriele Molinari, massimo esponente di Azione nel vercellese (Piemonte).

Partiamo dallo scenario politico piemontese: è concretamente in piedi l'ipotesi di del consolidamento di un polo centrista anche in vista delle amministrative 2021 a Torino e Novara?

"Si sta lavorando in quella direzione. Come riferito proprio a voi da Lubatti, l'obiettivo è creare un'area di questa matrice, che costituisca un'alternativa valida, seria e concreta al populismo".

Tra i vostri capisaldi ne spicca uno di notevole rilievo?

"Due. Cultura e preparazione. Devono tornare centrali in un paese come l'Italia, che negli ultimi anni non li ha affatto salvaguardati. Per ricoprire ruoli chiave bisogna essere preparati e soprattutto possedere capacità istituzionali ben precise: non si può lasciare tutto all'improvvisazione".

Perchè, a suo giudizio, è necessario votare no al Referendum?

"Perchè è una riforma incompleta e mal costruita. Dietro a motivazioni populiste e insensate, viene fatto filtrare un messaggio che non corrisponde alla realtà dei fatti. Oltre ad intaccare seriamente il tema della rappresentanza, ci sarebbe poi da chiedere alle forze che votarono no al referendum del 2016 il motivo del dietrofront del 2020. Quattro anni fa votarono, infatti, contro il superamento del bicameralismo perfetto, esistente soltanto in Italia".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 09 settembre 2020 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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