Di Alessandra Broglia

L'anniversario dell'uccisione di Giovanni Falcone. Una puntata speciale per riflettere e ragionare sui trent'anni di assenza del magistrato e sugli sviluppi della lotta Stato-mafia. In onda stasera su Radio Rai Gr Parlamento, a partire dalle ore 20.10, nella quale Paola Severini Melograni intervisterà Maria Falcone e Marcelle Padovani, che ieri ha presentato al Salone di Torino: Giovanni Falcone Trent'anni dopo, edito da Sperling & Kupfer. Seguirà Paolo Borrometi, vicedirettore di AGI che dal 2014 vive sotto scorta per il suo lavoro di denuncia dei crimini mafiosi, e Livia Pomodoro, former Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia, Claudio Martelli, proprio negli anni in cui si consumò la lotta alla mafia da parte del giudice siciliano.

Marcelle Padovani, giornalista francese, con Falcone fu autrice di Cose di Cosa Nostra, il libro che si rivelò dal sapore testamentario, pubblicato nel 1991 da Rizzoli. sei mesi prima della strage di Capaci. Abbiamo voluto porre un paio di domande in merito.

D: Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro dopo tanti anni?

R: Mi ha spinto soprattutto una voglia di ristabilire una specie di verità non su Giovanni Falcone ma su tutte le cose che lui ha lasciato come eredità, e che sono anche nelle istituzioni, nelle leggi ecc. Come prima cosa ho voluto raccontare quali erano gli strumenti per rendere efficace quest’antimafia e sono quelli che utilizzava Falcone: la completezza nelle indagini, verificare assolutamente tutto. Non essere sorpreso, andare nelle banche, fare tutto quanto occorresse per controllare, prima di colpevolizzare chiunque e la seconda cosa il rigetto del protagonismo, una specie di discrezione che lui aveva della sua professione. Non è mai stato una persona che andava nelle tv, è successo un paio di volte e fu quasi disastroso; lui era in controtendenza con ciò che domina adesso la magistratura italiana, cioè il protagonismo.

D: Cosa si aspetta, come reazione a lungo termine, da questo libro?

R: L’idea di mettermi in controtendenza, rispetto al pessimismo, complottismo, fascino per l’autodistruzione che domina il racconto di oggi sulle mafie e che domina in generale nei media. Ho voluto concentrarmi su ciò che ritengo più importante e cioè l’aspetto positivo dell’antimafia e della magistratura italiana, che è molto, molto brava e aggiungo l’aspetto positivo del metodo Falcone.

Sezione: Esclusive / Data: Lun 23 maggio 2022 alle 18:34 / Fonte: di Alessandra Broglia
Autore: Redazione PN
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