Tra gli appuntamenti elettorali più sentiti del prossimo 20 settembre figura certamente quello della Liguria.

Là infatti centrodestra e centrosinistra concorreranno, con l'unico caso (in questa tornata) che vedrà compatte contro Giovanni Toti le medesime forze a sostegno del Governo Conte.

Per un quadro preciso del contesto, al redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Maria Maione, segretario cittadino della Lega di Savona, candidata al Consiglio Regionale nell'ambito del territorio sopra citato.

Quali sono, a suo giudizio le priorità più urgenti per la Liguria?

"La Liguria deve sicuramente consolidare i suoi punti di forza storici - portualità, turismo, cantieristica, high tech, ecc - in coerenza con l'evoluzione dei tempi e della tecnologia, aspetto che parallelamente non può però essere slegato dal tema infrastrutturale che oggi sicuramente rappresenta un punto di debolezza per il nostro territorio e per il suo sistema economico. Il gap che oggi paghiamo come Liguria in termini di vantaggio competitivo non può continuare ad essere ostaggio della burocrazia e di approcci culturali obsoleti ed antistorici. Guai a restare fermi o passivi dinnanzi ai grandi processi in atto nel mondo e nella società. Ne consegue che diventa però fondamentale e dirimente come i futuri interventi saranno organizzati all'interno della Regione così da prevedere un'azione correttamente ed equamente distribuita sul territorio in modo da garantire a tutti le stesse potenzialità ed opportunità: la Liguria deve crescere tutta insieme"

Cosa replica ai vostri competiror del centrosinistra, che imputano alla Giunta Toti un sostanziale lustro di immobilismo?

"L'accusa è palesemente strumentale e priva di fondamento oggettivo. Si tratta di una polemica politica al ribasso: un mero confronto tra le giunte precedenti di centro sinistra e l'esperienza del Governatore Toti ne danno la misura. Il declino economico, sociale e politico cui quelle giunte passate hanno condannato la Regione sono state la triste esperienza di una fase storica che i Liguri hanno voluto condannare e mettersi alle spalle con il voto che hanno espresso, non solo in Regione ma anche in tanti Comuni che hanno visto il cambio delle maggioranze di governo. Sono i cittadini nel loro impegno civile che hanno già risposto a questa domanda".

Quale impatto ritiene possa avere sul turismo locale ligure la tempestiva chiusura delle discoteche?

"Intanto l'impatto è per le migliaia di persone che lavorano nel settore, ma è il segnale culturale che passa che rischia di creare danni anche più gravi. Intanto secondo me si sbaglia nel pensare che "discoteca" voglia dire solo ragazzini che ballano e si assembrano in modo scellerato. I locali da ballo sono luoghi di aggregazione organizzata e controllabile, fondamentali per evitare dispersione e caos per le strade e conseguenti problemi di ordine pubblico. Inoltre non dimentichiamo che esistono anche balere, sale per il latino americano, liscio, frequentati da tanti appassionati di tutte le età, gli stessi che quotidianamente, seguendo ovviamente le regole, vanno al supermercato, all'Outlet, in banca ed in posta.... Per timore di un virus, per quanto possibile, bisogna cercare di annientare meno possibile chi lavora e chi cerca anche un po' di sano e sicuro svago".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 29 agosto 2020 alle 17:30
Autore: Luca Cavallero
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