Riguardo alle elezioni regionali in Veneto, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Gianmarco Luu, candidato al Consiglio Regionale nell'ambito del territorio sopra citato.

Cosa auspica dall’imminente tornata di regionali?

Ho deciso di accettare l’invito ricevuto dal mio partito, Più Europa, e di candidarmi al consiglio Regionale del Veneto, perché mi sento parte della generazione italiana più indebitata e più impoverita dal dopoguerra. Le rilevazioni ISTAT di luglio ci confermano che la pandemia ha colpito molto duramente gli italiani sotto i 35 anni, che rappresentano la metà di coloro che hanno perso il lavoro negli ultimi mesi. A livello regionale, per quanto di competenza, sarà fondamentale stipulare un vero e proprio patto generazionale, che metta al centro l’istruzione, l’innovazione, le infrastrutture digitali, la sostenibilità, così come le tematiche legate alla difficoltà di fare impresa per i nostri giovani Veneti. La nostra lista Più Veneto in Europa vuole portare in Regione una voce competente e autorevole, diversa da quelle della maggioranza di Zaia, ma anche da quelle forze che in Regione sono state all’opposizione negli ultimi 10 anni.".

A più di un anno di distanza dall'istituzione del Conte II come giudica il percorso complessivo sin qui?

"Noi di Più Europa abbiamo scelto dall’inizio di stare all’opposizione del governo Conte II, che dai decreti sicurezza, ai finanziamenti alla Libia, passando per Reddito di Cittadinanza e Quota 100 rappresenta una copia sbiadita del Conte I. Pensare che Conte possa rappresentare un “faro per le forze progressiste” come dichiarato dal Segretario del Pd è non solo ridicolo, ma anche pericoloso. Noi italiani non possiamo essere costretti a scegliere tra una sinistra populista e una destra reazionaria".

Ritiene che l’esito delle regionali e del referendum possano condizionare la tenuta del governo?

"Dubito che i risultati delle Regionali avranno un forte impatto sulla tenuta del governo. Credo piuttosto che rappresentino un derby interno alle coalizioni. In particolare, potremmo vedere nel centrodestra, la scomparsa delle forze liberali e moderate, tra cui Forza Italia, e il predominio delle forze estremiste, determinando di fatto la fine del centrodestra. Sul Referendum, il mio partito è l’unico che in Parlamento ha votato sempre NO, con coraggio e coerenza, senza cambiare all’ultimo la propria posizione. Nonostante la vergognosa mancanza di un vero dibattito sul tema, credo che gli Italiani che rigetteranno con convinzione questa Legge-Truffa saranno molti".

Sezione: Esclusive / Data: Dom 13 settembre 2020 alle 22:00
Autore: Luca Cavallero
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