In merito al voto amministrativo, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Giuseppe Lumia, esponente quota PD.

Come commenta l'esito del voto amministrativo?

"Dobbiamo registrare innanzitutto una prima “gelata” per il populismo politico, che ha colpito soprattutto le forze politiche più esposte in tal senso. La Pandemia ha fatto scattare anche nella scelta dei sindaci una domanda di serietà, di compostezza, di progettualità e capacità. Insomma si inizia a guardare criticamente alle leadership smodate, gridate e arroganti, che insultano e giocano politicamente con continue battute e aggressioni in una logica autoreferenziale della leadership dell’“Io”.

Intravede, più che mai, nell'esito un "voto sociale"?

"C’è anche un’attesa, soprattutto da parte del ceto medio-basso, di un cambio di passo delle politiche di investimento sui livelli di reddito. In Germania la nuova leadership del SPD punta a innalzare di molto il reddito base dei salari. Così negli Stati Uniti. Anche in Francia si è aperto un forte dibattito in tal senso. Molti elettori del ceto medio-basso non sono andati a votare perché sono in attesa anche nel nostro Paese di risposte di un miglioramento consistente del proprio reddito da lavoro e teniamo conto che si tratta di una fascia ampia e decisiva della società. Il Governo Draghi ha acceso una speranza che non va contrastata, ma semmai accompagnata e supportata al meglio".

E' stata la partita elettorale che forse ha visto messe maggiormente in difficoltà le amministrazioni uscenti....

"I Partiti che hanno scelto propri candidati a sindaco eccessivamente caratterizzati fanno più fatica ad affermarsi elettoralmente, come è avvenuto per la Lega e Fratelli d’Italia ad esempio a Milano e nella stessa Roma. I candidati devono essere invece “coalizionali” e capaci di includere, per rappresentare così un punto di equilibrio politico nelle rispettive coalizioni. Il PD in questo senso è stato più lungimirante e pertanto è stato premiato rispetto alle altre forze politiche".

Ritiene che il voto amministrativo possa avere ripercussioni sull'agenda del Governo Draghi?

"Rimane aperta la dialettica politica sull’indirizzo da dare al cammino del Paese. L’Agenda Ambientale richiede adesso misure più stingenti e operative per contrastare il rovinoso cambiamento climatico. Così l’Agenda Sociale, nella lotta alle varie disuguaglianze di reddito innanzitutto, ma anche di genere, generazionali, territoriali. Come pure quella di risanamento e rilancio delle politiche di Welfare nella Sanità e nelle Politiche Sociali e Civili, come richiesto dalle operative realtà del vasto mondo del Volontariato. Lo stesso dicasi sulla un po’ trascurata Agenda della lotta alle mafie, per evitare che le risorse del PNRR siano fagocitate e manipolate in modo non trasparente e per fare in modo che invece siano messe al servizio di un cambiamento positivo e straordinario del Paese. Insomma, adesso il piglio operativo e progettuale deve entrare di più nella politica e nella vita dei Partiti, anche per orientare la selezione delle candidature e della stessa classe dirigente".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 07 ottobre 2021 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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