Riguardo alla gestione della seconda ondata da parte del governo, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Marina Levo, esponente quota Italia Viva.

Come ha agito, a suo giudizio, il governo con la ripartizione in differenti zone, al fine di allentare i contagi?

"La suddivisione in zone del territorio nazionale è parsa al governo la migliore strategia per combattere la diffusione della pandemia e per evitare una chiusura totale in tutto il territorio nazionale, con le conseguenze economiche drammatiche che possiamo immaginare. In realtà queste pesanti restrizioni già penalizzano i nostri territori, comprese le aree marginali, come le nostre, con una minore densità di popolazione rispetto alle grandi città. Non nascondiamo sia la nostra preoccupazione per la diffusione del virus e l' aumento dei ricoveri ospedalieri, sia per i sacrifici a cui sono chiamate molteplici attività produttive, per le quali è stata inevitabile la temporanea chiusura".

Come commenta il ricorso pressochè totale alla didattica a distanza?

"Da insegnante mi auguro che presto tutti gli alunni possano tornare a scuola, poiché la didattica a distanza, di fatto è una soluzione di emergenza, necessaria in questi frangenti, ma non sostitutiva delle potenzialità educative di un rapporto in presenza tra alunni ed insegnanti. Bene che si siano salvaguardati gli alunni con bisogni educativi speciali, in precedenza penalizzati dal ricorso generalizzato alla DAD".

Quali devono essere, a giudizio di Italia Viva, ora le prerogative del governo?

"Come Italia Viva ci auguriamo che lo sforzo del governo per venire incontro alle attività in difficoltà possa essere immediato ed efficace, perché le famiglie hanno bisogni urgenti, non differibili, quotidianamente. Da amministratore di piccolo comune, posso dire che saranno attivate tutte le iniziative volte a proteggere le persone più fragili, sia nella salute, che economicamente".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 11 novembre 2020 alle 18:03
Autore: Luca Cavallero
vedi letture
Print