Tra le regioni in cui, secondo i sondaggi, il centrodestra pare favorito risultano le Marche.

Riguardo a ciò, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Elena Leonardi, candidata al Consiglio Regionale tra le fila di Fratelli d'Italia.

Cominciamo subito dai punti da cui intendete ripartire: qual è al momento la vostra priorità?

"Ne abbiamo tante, ma sicuramente a tenere maggiormente il banco è la questione sanità. Disponiamo, infatti, di una gestione troppo carente dei servizi. Inoltre non bisogna trascurare un aspetto".

Prego.

"Nel 2016 le Marche hanno subito un terremoto: tragedia non solo in termini strutturali, ma anche socio-economici. E' troppo elevata la percentuale dei suicidi e il governo regionale è chiamato a dare risposte concrete alle comunità di abitanti travolte dallo scisma".

Altri temi a vostro giudizio cardine?

"Infrastrutture e trasporti: siamo una delle regioni con i collegamenti più difficoltosi in assoluto, specie tra entroterra e costa o semplicemente nell'entroterra stesso. Bisogna urgentemente invertire la tendenza al più presto".

A suo giudizio, in caso di vittoria evidente del centrodestra nella maggior parte delle regioni, il governo potrebbe rassegnare le proprie dimissioni?

"In un paese normale sì. Qui sembra invece che ci sono interessi poltronistici ben più consolidati. Per cui no: non credo in questa possibilità. E' evidente però che la loro alleanza sia tutto tranne che politica".

In occasione del Referendum voterete come i 5 Stelle...

"Semmai sono loro a votare come noi. La battaglia contro sprechi e costi della casta è portata avanti da tempo immemore, in solitaria, da Giorgia Meloni. Ci sono comunque due problemi seri per quanto riguarda questa riforma".

Di che genere?

"Non è completa. Innanzitutto regioni di piccolo rilievo come la nostra perdono ancora più rappresentanza. E, in secondo luogo, si poteva fare in modo che venisse tagliato il compenso a ciascun parlamentare, al fine di risparmiare concretamente fondi pubblici. La legge elettorale che vogliono fare poi è estremamente verticistica: mette tutto nelle mani delle segreterie dei partiti. E' sicuramente una grave limitazione alla democrazia".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 08 settembre 2020 alle 17:30
Autore: Luca Cavallero
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