La Puglia rappresenta una partita elettorale chiave, tanto per i pugliesi - chiamati a rinnovare il proprio Consiglio Regionale - quanto per la possibile tenuta del governo nazionale.

Qui più che mai, infatti, la coalizione a sostegno di Giuseppe Conte corre divisa, con M5S e Italia Viva intenti a dare battaglia al governatore uscente - quota PD - Michele Emiliano.

Per un quadro accurato della situazione, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Antonella Laricchia, candidata alla presidenza della Regione Puglia, quota Movimento 5 Stelle.

Quali sono i vostri punti programmatici prioritari per la Puglia?

"Stiamo lavorando da un anno per un programma che non sia il libro dei sogni, ma sia basato su proposte a breve e medio termine per cambiare la Puglia. Per farlo ci siamo confrontati con gli esperti dei diversi settori e abbiamo chiesto il contributo dei cittadini, che hanno potuto inviarlo sul nostro sito. I punti programmatici sono quelli più sentiti dai pugliesi, che mettono al primo posto il lavoro e questo già da prima dell’emergenza Covid. Dobbiamo avviare un dialogo continuo tra università, enti di formazione e pubblica amministrazione per puntare su quelle professioni che le imprese cercano, ad esempio gli ingegneri energetici, ma non riescono a trovare. Altro tasto dolente è quello delle liste d’attesa infinite e delle agende chiuse che, lo ricordiamo, sono vietate dalla legge. Servono liste d’attesa online e trasparenti, il potenziamento della sanità territoriale e della telemedicina. Senza dimenticare l’agricoltura, il principale fallimento di questa Giunta, iniziato con l’ex assessore all’Agricoltura Di Gioia, oggi candidato nelle liste di Raffaele Fitto e proseguito con Emiliano. Aver spero solo il 30%, dei fondi del PSR lo ritengo un vero e proprio crimine politico nei confronti dei nostri agricoltori. Vogliamo creare l’Apulia Food Agency per promuovere le nostre eccellenze enogastronomiche all’estero e accorciare i tempi della burocrazia, perché non è accettabile che un imprenditore agricolo impieghi 100 giorni del suo tempo per sbrigare pratiche burocratiche È necessario poi ripensare all’intero sistema dei trasporti: servono investimenti mirati perché in Puglia abbiamo strade su cui non è garantita la sicurezza degli automobilisti"

Quali criteri avete seguito per la composizione delle liste?

"La lista del MoVimento 5 Stelle, così come la mia candidatura è stata decisa attraverso il voto su Rousseau. Come sempre le nostre decisioni vengono prese dalla base e non calate dall’alto per le logiche di spartizione dei vecchi partiti. Chi propone la propria candidatura compila il proprio profilo attivista, in modo che sia visibile il proprio curriculum e deve presentare il certificato penale e dei carichi pendenti. Le sole cose che ci interessino sono merito e onestà, quello che ci distingue dagli altri. Ovviamente le nostre liste da sempre rispettano le percentuali minime del 60 -40 per la presenza dei due generi, addirittura in alcune circoscrizioni ci sono più donne che uomini candidati. Per quello che riguarda la civica Puglia Futura parliamo di candidati che provengono dalla società civile, dal mondo della sanità e della cultura ma anche dal mondo dell’agricoltura, dell’assistenza sociale e dell’impegno civico. Docenti, liberi professionisti, tanti giovani che credono nella partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica e hanno deciso di mettersi in gioco e di sostenere il nostro messaggio di cambiamento, convergendo sul nostro programma e dando un contributo fondamentale per realizzare il cambiamento che desideriamo per la nostra regione".

Quali sono le ragioni che vi hanno indotto a correre autonomamente, rispetto ad Emiliano?

"Le sole alleanze che ci interessano sono quelle con i cittadini che conoscono il territorio e sognano una Puglia diversa, come quella con la nostra lista civica. Emiliano e Fitto sono due facce della stessa medaglia e non avremmo mai potuto fare alcun accordo con chi ha fatto tanto male per la nostra regione e con chi candida nelle sue liste indagati come l’ex assessore all’Ambiente Caracciolo o l’attuale assessore all’urbanistica Pisicchio. In questi anni siamo stati la sola opposizione a Emiliano, senza farci comprare dalle sue offerte di poltrone in cambio del nostro silenzio. Cosa che invece gli è riuscita con il centrodestra, come dimostrano la nomina di Massimo Cassano, storico esponente del centrodestra, a commissario straordinario (da un anno e mezzo) dell’Arpal, a cui è seguita quella del fedelissimo di Cassano Gianni Stea, eletto nel centrodestra, ad assessore all’Ambiente. Per non parlare dello storico nemico Simeone Di Cagno Abbrescia, oggi suo grande sostenitore dopo aver ottenuto la presidenza di AQP. Un modo di fare lontano anni luce da noi e con cui non vogliamo avere niente a che fare"

Ritiene che l’appuntamento elettorale in Puglia possa condizionare la stabilità del governo nazionale?

"No, perché il 20 e 21 settembre non si deciderà se la Puglia è di destra sinistra o M5S, se tifa Di Battista Di Maio Salvini Meloni o Zingaretti. Ma i pugliesi decideranno a chi vogliono affidare settori strategici come i centri per l’impiego, la sanità, l’agricoltura dei prossimi 5 anni se alla nuova politica di Antonella Laricchia o alla vecchia politica di Fitto o Emiliano. Il Governo è stabile e di certo non verrà influenzato dal risultato delle elezioni regionali. A livello nazionale serviva l’alleanza, basata su punti programmatici precisi, per poter governare e realizzare riforme portanti per la vita dei cittadini. Le elezioni regionali seguono logiche diverse e per la legge elettorale pugliese il candidato presidente che prende anche un solo voto in più ha il premio di maggioranza e può governare da solo".

Qual è la sua valutazione in merito al futuro del M5S?

"Presto ci saranno gli Stati Generali, rimandati per l’emergenza Covid, e ci sarà modo di confrontarsi sul futuro del MoVimento con attivisti e portavoce a tutti i livelli. Questa è la nostra forza: decisioni prese insieme alla base e non nelle segrete stanze. Non è un segreto che io sia contraria alle alleanze sui territori, perché ritengo che dobbiamo essere l’alternativa alla mala politica di destra e di sinistra, ma ritengo gli Stati Generali saranno fondamentali per prendere questa e altre decisioni sul percorso del Movimento".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 03 settembre 2020 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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