Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Gianmario Invernizzi, esponente quota Fratelli d'Italia.

Come commenta il dibattito Draghi-Regioni?

“Il Presidente del Consiglio Draghi ha inaugurato anzitutto una linea più efficace dal punto di vista della comunicazione: meno proclami e più pragmatismo: questo cambio di passo è già stato un passo avanti. Per quanto riguarda il rapporto con le regioni anzitutto c’è stato fin da subito grazie anche al Ministro per gli Affari Regionali MariaStella Gelmini, un costante confronto mirato ad assicurare la sicurezza, la salute e la ripresa economica. Ritengo, pertanto, che si siano messe in campo da parte della Presidenza del Consiglio tutte le azioni utili per mutuo aiuto istituzionale da entrambe le parti: un dialogo proficuo nell’interesse comune per arrivare, in modo particolare, alla piena operatività della campagna vaccinale. Riguardo, poi, un ultimo punto che è stato sollevato da molti media, qualche esponenti e politico e da parti dell’ opinione pubblica ovvero la possibilità di rivedere la riforma del Titolo V, oggi dovremmo semmai andare nella direzione opposta ovvero quello di rafforzare ulteriormente le specifiche peculiarità autonomistiche regionali rafforzando ciò che va migliorato e ponendosi nel solco della volontà popolare nel caso della Lombardia. Confido che su questo tema che riguarda in primis Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna ma anche le altre realtà regionali, una volta terminata la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, il governo Draghi sarà un interlocutore prezioso per le regioni.”

Per quali ragioni, a suo giudizio, il numero di vaccinazioni è sempre, a fine giornata, troppo esiguo?

“Sul punto farei un riferimento ai dati: nel caso della Lombardia ad oggi su poco più di un 1 milione e 800 mila dosi ne sono state inoculate oltre un milione e mezzo pari all’85% quindi direi che non ci si è risparmiati. Non bisogna dimenticare, nell’ analisi rispetto all’andamento delle vaccinazioni, che ci troviamo di fronte alla più imponente campagna di vaccinazione di massa e che, anche per questo, un periodo di assestamento rispetto ai meccanismi operativi è stato necessario. Il Presidente Fontana si è recentemente scusato con i cittadini per i disguidi collegati a un’operazione senza precedenti come quella che è stata messa in campo in queste settimane, cui, peraltro, si sta ponendo rimedio giorno dopo giorno e, in ultimo, rispetto al rapporto del numero di abitanti la Lombardia ha vaccinato più della Svezia, del Belgio e dell’Olanda. C’è poi la questione focale ovvero che i tre vaccini ad oggi disponibili, in attesa di Johnson & Johnson dalla metà di aprile, vengono acquistati a livello centrale dall’Unione Europea. Il Presidente Draghi non ha lesinato azioni come quella del blocco delle esportazioni di lotti vaccinali in Australia, atti indicativi di una linea precisa ovvero di un cambio di rotta per accelerare la campagna vaccinale: per cui ritengo che questo mese di aprile sarà decisivo per implementare ogni giorno di più e viaggiare a pieno regime .”

Come commenta il vertice Conte-Letta? Quali risvolti prevede in materia?

“I due leader stanno cercando di trasformare un’ alleanza parlamentare, ovvero quella fra Pd e 5 Stelle nata per evitare le elezioni del 2019 che avrebbero visto l’affermazione della coalizione di centro destra, in un’alleanza politica, stabile organica che fino ad oggi ha giovato più al Movimento 5 Stelle che sta cercando di assumere un ruolo meno da battaglia e anti sistema rispetto alle origini dei VDay. Il Partito Democratico che governa ininterrottamente dal 2011, salvo la parentesi dell’esecutivo gialloverde, ha pagato l’appiattimento sulle posizioni grilline in termini di consenso e il Presidente Nicola Zingaretti ci ha addirittura rimesso la sua segreteria. Non vorrei, di questo passo, che il Pd venisse “annesso” pacificamente al nuovo Movimento 5 Stelle che sarà guidato nel suo nuovo corso da Giuseppe Conte, espressione, di fatto, di una sinistra socialdemocratica ed europeista. Io fossi in Letta farei molta attenzione e maneggerei con molta cura il tutto: Zingaretti docet.”

Sezione: Esclusive / Data: Ven 02 aprile 2021 alle 10:30
Autore: Luca Cavallero
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