Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Ugo Grassi, esponente quota Lega.

E' favorevole a un'ulteriore estensione delle prerogative del Green Pass?

"All’esito del decreto di agosto 2021 che istituisce il green pass, molti istituti scolastici ed universitari stanno chiedendo una dichiarazione ove si affermi di essere in possesso di tale documento. Appare chiaro che la dichiarazione è direttamente modellata sull’ipotesi che il GP sia rilasciato all’esito della vaccinazione, non potendosi dichiarare ora per il futuro il possesso di un documento che ha una limitata validità se conseguito all’esito di un tampone. Si manifesta con evidenza che il Green Pass è un modo surrettizio di rendere la vaccinazione obbligatoria. Ciò non incontra il mio favore sia perché ad oggi non sussistono le condizioni, indicate in pregresse sentenze, dalla Corte costituzionale affinché un obbligo vaccinale sia compatibile con il dettato dell’art. 32 C. sia perché credo ancora in un leale rapporto tra Stato e cittadino e se obbligo deve essere, obbligo sia ma con chiarezza e palese assunzione di responsabilità da parte dello Stato. L’obbligo “celato” dietro al Green Pass si impone, infine, in modo indiscriminato a cittadini di età molto diverse tra loro e non consente di valutare l’opportunità della vaccinazione in ragione della fascia di appartenenza. Va chiarito che da un punto di vista strettamente giuridico se oggi non sussistono le condizioni per imporre il vaccino, man mano che i dati si incrementeranno potrebbero sopravvenire quei presupposti di fatto richiesti dalla Corte Costituzionale. Quando e se ciò si verificherà, si potrà allora valutare l’opportunità dell’introduzione dell’obbligo, ma considerato che su base volontaria raggiungeremo oltre l’80% della popolazione adulta, credo che al più si potrebbe valutare l’opportunità della costrizione solo per la fasce più a rischio. Di certo non mi piace che questo governo, pur di aumentare la quota di vaccinati stia facendo pressioni sui giovanissimi. Ritengo immorale che si chieda loro di vaccinarsi non già per un immediato e diretto beneficio a loro vantaggio, ma per bilanciare l’omessa vaccinazione di adulti, anche in età avanzata, che sulla base di rozze e false informazioni pretendono di sostenere che i vaccini sono dannosi. Se proprio sono chiamato a scegliere, tra il vaccinare un dodicenne ed obbligare un vecchio testardo io sono per la seconda ipotesi. Sulle amministrative siamo fiduciosi che i risultati premieranno il nostro impegno".

Quali aspettative nutrite in ottica amministrative? Temete "fughe in avanti" da parte di FDI?

"A Napoli Catello Maresca ha reali e serie possibilità di vittoria contro Gaetano Manfredi. Va apprezzato che la sfida sia tra due professionisti, due intellettuali che vogliono impegnarsi per la collettività. Ma Manfredi è espressione di quella sinistra che tanti danni ha già arrecato alla città e alla regione e sono certo che alla fine i napoletani punteranno su un vero cambiamento di passo. In altri territori la valutazione è più complessa: c’è un proliferare di liste civiche. Io lo ritengo in realtà un buon segno perché dimostrano che c’è voglia di partecipazione. Nelle zone interne della Campania in molti comuni c’è un nostro tesserato nelle liste che si presentano al voto. E’ un buon segno perché dimostra che sempre più persone comprendono e condividono il progetto federale e nazionale della Lega di Matteo Salvini".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 06 settembre 2021 alle 17:30
Autore: Luca Cavallero
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