Riguardo all'allarme Covid in Lombardia, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Gianni Girelli, consigliere regionale quota Pd.

La Lombardia è nella medesima condizione di sette mesi fa?

"La situazione è egualmente preoccupante. La differenza è che questa volta la città più colpita sembra essere Milano. Erano necessari interventi molto forti. La chiusura notturna? Ci auguriamo possa essere bastevole".

Rispetto a sette mesi fa è mutato l'atteggiamento di Fontana e Gallera nei confronti dei gruppi consiliari, anche di minoranza?

"Auspichiamo possa essere così. C'è molto da fare e , soprattutto, il tempo a disposizione non è molto: occorre subito istituire centri Covid specializzati, così da non sovraffollare i pronto soccorsi. Spesso gli infetti sintomatici arrivano in ospedale quando è già troppo tardi".

Le responsabilità sono ascrivibili in chiave maggioritaria a governo o a regioni? C'è chi sostiene che l'esecutivo abbia abbassato la guardia, per quanto riguarda le protezioni, in estate...

"Non è il momento di individuare capri espiatori. Si poteva fare di più da entrambe le parti, soprattutto sul tema dei trasporti, tra i principali diffusori del contagio. Tra le responsabilità vi è anche un rilassamento implicito di molti cittadini, che hanno abbassato la guardia, rimettendo inconsciamente il virus in circolo come prima".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 23 ottobre 2020 alle 12:00
Autore: Luca Cavallero
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