Dalla manovra di Bilancio alla permanente instabilità geopolitica che sta stravolgendo gli assetti e gli equilibri strutturali dell'Ue e non solo. La redazione di PoliticaNews ne ha discusso con Francesca Galizia, esponente del M5S.

Mercoledì arriverà il parere della Commissione europea sulla anovra di Bilancio. Il Commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni ha ricordato che le misure individuate dal governo devono ovviamente essere coerenti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Lo sono tutte?

"Il parere della Commissione sarà certamente positivo, con qualche riserva e credo che potrebbero essere i punti su aumento del contante e sull’utilizzo del Pos, due elementi che non vanno esattamente nella direzione prevista dal PNRR di contrastare l’evasione fiscale. La Commissione ha anticipato che potranno esserci eventuali revisioni sui tempi del PNRR, ma che non ci può essere flessibilità o deroga sulla piena attuazione delle riforme. Le riforme che il nostro Paese sta adottando nell’ambito dell’attuazione del PNRR sono fondamentali per sostenere gli investimenti e per far ripartire l’economia creando crescita e prospettive di sviluppo. Sono, inoltre, convinta che il Governo non potrà sottrarsi ad affrontare il prima possibile le leggi delega sulla concorrenza e sulla riforma fiscale entrambe necessarie per la piena attuazione del PNRR. Sulla prima c’è un’esplicita richiesta europea, sulla seconda invece ci tengo a ricordare che il nostro Paese è da tempo sotto osservazione per gli squilibri macroeconomici che permangono nel nostro paese. Quindi al di là della manovra e dei singoli provvedimenti in essa contenuta, credo che il Governo debba affrontare di petto queste riforme che prevedo richiederanno un grande impegno".

L'instabilità geopolitica mondiale sta stravolgendo un po' le previsioni prospettiche e le possibili strategie dei diversi Paesi europei. Negli scorsi giorni ho parlato con l'ex portavoce del presidente Zelensky. Lei si dice ottimista sulla conclusione del conflitto entro l'estate del 2023. Qual è la sua posizione?                                                                                                                

"Mi auguro anche io che il conflitto termini il prima possibile, credo tuttavia che occorra ancora lavorare molto in una ottica di dialogo per la pace e l’UE dovrà continuare a svolgere un ruolo chiave per garantirla nel continente europeo. Credo che non può esserci pace senza una Unione forte.
La nuova Commissione europea in questi ultimi anni ha impresso uno slancio senza precedenti al processo di integrazione europea, prospettando le basi politiche e giuridiche per la costruzione di una nuova sovranità economica, industriale e tecnologica dell'Unione europea, che si affiancherebbe all'ulteriore rafforzamento della sua leadership mondiale già conquistata sul versante della sostenibilità ambientale e della lotta ai cambiamenti climatici. Una nuova sovranità europea, fondata sui principi definiti dai padri fondatori, che ha al centro i grandi assi della transizione verde e della trasformazione digitale, così come l'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali e la diffusione dei valori europei, della solidarietà, della democrazia, del primato dello Stato di diritto e del multilateralismo. In questo contesto l'Europa è chiamata a rafforzare le proprie politiche e a intensificare la cooperazione tra gli Stati membri per dimostrare la capacità di assumere un maggior peso nello scenario geopolitico mondiale. Andare in ordine sparso non gioverà a nessuno Stato europeo anche nell’ottica delle ultime sfide come il raggiungimento della pace e la sfida energetica".

Bonus 18App: in questi giorni si parla di una sua possibile eliminazione, o modifica sulla base del reddito delle famiglie. Considerando che i gusti culturali e ideologici degli adolescenti possono non coincidere con quelli dei propri genitori, non lo ritiene un indebolimento? E ancora, l'ultima: cosa può fare l'Italia in più per agevolare l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro?

"Personalmente credo che in Italia occorra fare una attenta analisi di tutti i bonus che sono stati elargiti in questi ultimi anni. Occorre fare analisi di queste politiche individuando indicatori di efficacia preventivi e successivi. In questi anni sono stati tanti i bonus, alcuni si sono rivelati particolarmente efficaci come il bonus 110% nel settore dell’edilizia come dimostrato dai dati Censis, di altri invece non si sono mai fatte analisi di efficacia. Io credo che i bonus non siano sufficienti per agevolare l’accesso alla cultura dei giovani, sicuramente i dati dimostrano che la spesa in cultura è aumentata, ma non è un dato sufficiente a definire il bonus 18App efficace. Credo che occorrano politiche mirate che agevolino l’accesso alla cultura alle categorie più disagiate, nelle periferie, nelle aree più depresse del paese. Questo non significa dover eliminare il bonus 18App che comunque garantisce a tutti i giovani indistintamente di accedere alla cultura, ma piuttosto rivederlo, riducendone l’ammontare di qualche centinaio di euro alle classi più abbienti, garantendo cosi una certa autonomia ai giovani nella scelta della propria spesa culturale e mantenendo invece l’attuale importo alle classi meno abbienti. Con le risorse risparmiate si potrebbero finanziare interventi mirati per alcuni contesti particolarmente disagiati con programmi ed iniziative specifici. Credo inoltre che su tutti i bonus il Governo deve investire nei controlli perché si possa analizzarne la bontà e l’efficacia".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 16 dicembre 2022 alle 11:00
Autore: Niccolò Anfosso
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