In merito allo scenario politico torinese, piemontese e nazionale, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Federico Fornaro, capogruppo di Articolo Uno alla Camera dei Deputati.

Partiamo dal Piemonte, perchè voi a livello nazionale governate insieme a Pd, 5 Stelle e Italia Viva, ma su Torino - come in molte altre realtà regionali - correrete divisi.

"La nostra posizione è chiara: riproporre in quante più realtà territoriali possibili la medesima coalizione a sostegno del Governo Conte. Se si governa bene insieme a livello nazionale non vediamo come mai non si possa riproporre sui territori: ce lo insegna anche la storia del nostro paese".

Su Torino tuttavia il Pd pare aver assunto una posizione ben chiara rispetto ad Appendino.

"E' uno scenario complicato, perchè nel caso di Torino il Pd esce da cinque anni di opposizione ad una giunta monocolore M5S. Naturale quindi che pensino ad un modello alternativo. Ovviamente, questo in chiave generale, non è sempre possibile convergere in una medesima coalizione, però mi permetto di approfondire un punto".

Prego.

"Il Pd, in generale, dovrebbe comprendere che i principali avversari non sono i 5 Stelle. Magari, ribadisco, non vi sono le condizioni per convergere dentro una medesima coalizione, ma non bisogna chiudere al dialogo a priori".

Fronte nazionale invece? Questa maggioranza possiede forza e compattezza tali da poter gestire la quantità di fondi che perverranno dal Recovery Fund?

"SI tratta di un'occasione non di poco conto, che richiederebbe l'appoggio di tutte le forze nazionali, anche se così non è. Tante le cose da fare: più investimenti sulla ricerca, sulla scuola, sulla sanità, sulla limitazione della disoccupazione... questa è l'occasione per non essere più il paese con i dati percentuali più bassi in ingranaggi chiave".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 30 giugno 2020 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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