Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Carlo Fidanza, eurodeputato quota Fratelli d'Italia.

Come commenta le scelte di Mario Draghi per i vari dicasteri?

"Noi consideriamo la squadra di governo come il frutto di un evidente compromesso al ribasso. Troppi ministri dell’ultimo fallimentare governo Conte, nel segno della più inquietante te continuità. Una prevalenza del Pd che, pur non avendo vinto le elezioni, ottiene ministeri di peso, soddisfa gli appetiti delle sue correnti interne in puro stile cencelliano e mette il suo marchio di fabbrica anche su molti dei ministri tecnici, così come dei capi di gabinetto che affiancheranno i ministri. La vicenda della mancata rappresentanza femminile è un vulnus per la sinistra, inconcepibile per noi che abbiamo l’unica leader donna che è diventata tale non per gentile concessione di un segretario maschio ma per le proprie capacità. La Lega ha ottenuto ministeri importanti come lo sviluppo economico e il turismo, che noi per primi abbiamo chiesto a Draghi diventasse un ministero ad hoc (e non più una T attaccata alla fine dell’acronimo di altri ministeri). Ma la sensazione è che rischino di finire in ostaggio: sarà difficile fare sviluppo economico se dovrai interfacciarti con un ministro del Lavoro della sinistra Pd, così come sarà un calvario rilanciare il turismo se hai a che fare con Speranza e i suoi tecnici che vogliono tenere tutto chiuso. In ultimo traspare già dalle prime mosse che ogni partito tenterà di valorizzare il lavoro dei propri ministri facendo opposizione sotto traccia a quelli degli altri. Insomma, ci avevano venduto “il governo dei migliori” ma ci hanno regalato uno scenario fosco in cui difficilmente Draghi riuscirà ad imporre la propria impronta".

È realmente Matteo Renzi il “vincitore della partita”?

"Renzi è un giocatore cinico: ha inventato il Conte bis per fermare il centrodestra, si è creato un partitino per andare a trattare le nomine, ha impallinato Conte quando ha capito che avrebbe potuto occupare uno spazio al centro. Alla fine ne è uscito con un solo ministro e di scarso peso ma forse con qualche promessa per il suo futuro personale. Non mi pare che questi giochi spregiudicati gli abbiano portato maggiore consenso tra gli italiani".

Come commenta la proroga della chiusura degli impianti sciistici sino al 5 marzo?

"Farebbero prima a dire “stagione conclusa”, ecco sul piatto 5 miliardi di indennizzi. E invece ancora una volta una gestione pessima, in perfetta continuità con quella precedente. Operatori a cui era stato promesso mesi fa che avrebbero potuto riaprire si sono trovati un’annuncio del genere soltanto dodici ore prima della riapertura. Dopo che si erano preparati, sostenuto spese per rispettare le linee guida, assunto personale stagionale che ora dovranno lasciare a casa, accettato prenotazioni che ora dovranno rimborsare. Un danno incalcolabile che dimostra la totale lontananza del governo da questa filiera della montagna che tra impianti e indotto conta migliaia di addetti diretti e centinaia di migliaia nell’indotto. Un comportamento inaccettabile. FDI si è schierata da tempo a fianco delle imprese e dei lavoratori della montagna".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 17 febbraio 2021 alle 17:30
Autore: Luca Cavallero
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