Riguardo alle imminenti elezioni torinesi, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Pietro Falletto, esponente quota Partito Democratico quota GD).

Quali aspettative nutrite in ottica amministrative?

"Come GD nutriamo la speranza che la amministrazione venga incontro alle nostre richieste generazionali. La attuale amministrazione si è sempre rifiutata di interloquire con noi sul governo della città, salvo poi all'avvicinarsi delle elezioni commentare sotto i nostri post mostrandosi disponibili ad un confronto. Ovviamente speriamo che il centrosinistra vinca le elezioni, noi stessi ci siamo attivati per fornire un programma nostro da portare al tavolo della coalizione, ma in caso di vittoria quelle proposte dovranno diventare pilastri della prossima amministrazione per un città più a misura di studente e giovane lavoratore. Riguardo alla mia circoscrizione, la circoscrizione 1, spero che il centrosinistra si riconfermi la prima forza politica. Il presidente Guerrini insieme alla maggioranza di centrosinistra hanno fatto un ottimo lavoro negli ultimi anni, nonostante la giunta comunale contro, tuttavia c'è ancora molto da fare: esiste un grave problema riguardo alla condizione delle ciclabili più vecchie, insieme a diversi problematiche sociali legate ai senzatetto e i tossicodipendenti. Insomma, il lavoro è ancora tanto ma la strada è quella giusta".

Quali sono le maggiori incombenze che attenderanno il nuovo sindaco di Torino?

"Le sfide più urgenti a mio avviso saranno la situazione economica della città e la situazione ambientale. Torino è una città in crisi da ben prima il covid, e tutte le ultime amministrazioni non sono riuscite a dar lei una vocazione economica che potesse fare da settore trainante come lo fu ai tempi la vocazione industriale. Il turismo e la città universitaria sono temi importanti, ma Torino è una città che, comprendendo l'area urbana, supera un milione e mezzo di abitanti, non può vivere solo di questo. Il tema ambientale è altrettanto pressante: Torino è maglia nera in Italia e in Europa per qualità dell'aria, e i torinesi vivono in media due anni in meno rispetto agli altri cittadini Italiani a causa di malattie polmonari, tumori e problemi all'apparato circolatore. Certamente la posizione geografica della città non aiuta, ma è innegabile che si può e si deve fare molto di più: si deve ripensare al trasporto pubblico locale, di vecchia concezione e non più performante, e incentivare la mobilità dolce per fornire ai cittadini delle alternative sicure, economiche comode veloci ed inclusive".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 14 giugno 2021 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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